L’emergenza sanitaria ha riportato l’attenzione sulla sicurezza degli ambienti chiusi e sul ruolo degli impianti di ventilazione e condizionamento. Ma quali rischi esistono concretamente? I terminali vanno spenti o possono rimanere accesi? Molto spesso si fa l’errore di trattare gli impianti aeraulici come se fossero tutti uguali, e non si considera che il rischio più grande, all’interno degli ambienti chiusi, non è costituito dagli impianti ma dalla mancanza di ricambio d’aria. Ne abbiamo parlato in diretta con Michele Vio, ingegnere termotecnico ed ex Presidente AiCARR.
Guarda il video:
Leggi anche:
Coronavirus e impianti di climatizzazione: non ci sono prove scientifiche di rischio
Coronavirus e impianti di climatizzazione, il position paper di AiCARR