Esonero per le stazioni appaltanti e gli operatori economici fino al 31 dicembre 2020 dal versamento della contribuzione dovuta all’ANAC (ai sensi dell’art. 1, commi 65 e 67 della legge n. 266 del 23 dicembre 2005).
Lo ha chiesto l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) con la Delibera n. 289 del 1 aprile 2020, viste le attuali difficoltà causate dall'emergenza sanitaria.
Nel dettaglio, in tale delibera il Consiglio dell'Anac ha chiesto al Governo “l’adozione di un intervento normativo urgente che disponga l’esonero dal versamento della contribuzione prevista all’art. 1, comma 65 e comma 67 della legge n. 266 del 23 dicembre 2005, per tutte le procedure di gara avviate dalla data di entrata in vigore della norma e fino alla data del 31 dicembre 2020, da parte dei soggetti pubblici e privati di seguito elencati:
a) le stazioni appaltanti di cui all’art. 3, comma 1, lettera o), del d.lgs. 50/2016;
b) gli operatori economici, di cui all’art. 3, comma 1, lettera p), del d.lgs. 50/2016 che intendano partecipare a procedure di scelta del contraente attivate dai soggetti di cui alla lettera sub a).
Restano fermi tutti gli altri adempimenti previsti in materia di tracciabilità dei flussi finanziari e di monitoraggio e vigilanza sui contratti pubblici, con particolare riguardo per la richiesta dei CIG e la comunicazione delle informazioni di cui all’art. 213 del d.lgs. 50 del 2016.
In considerazione delle minori entrate previste per il 2020 per effetto della esenzione di cui sopra, il predetto intervento normativo dovrà autorizzare l’Autorità a coprire le conseguenti minori entrate mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione maturato al 31 dicembre 2019.
In allegato la Delibera Anac