Ultime notizie

Crediti fittizi Ecobonus e Bonus Facciate, truffa a Rovigo da quasi 3,5 milioni di euro

La Procura di Venezia ha disposto un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di 3 soggetti. Richiesti crediti d’imposta fittizi collegati a lavori di ristrutturazione mai realizzati su immobili di proprietari ignari di tutto, situati in numerose province

mercoledì 17 aprile 2024 - Redazione Build News

Fiamme-gialle-Rovigo

La Procura di Venezia ha disposto un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di 3 soggetti nei cui confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e auto-riciclaggio (rappresentanti legali delle 4 società coinvolte, di fatto inesistenti) finalizzato alla confisca per equivalente delle disponibilità finanziarie e di beni immobili (un edificio residenziale di tre piani e due terreni agricoli), sino a concorrenza di oltre 1,7 milioni di euro. Provvedimento di sequestro che è stato eseguito sia presso gli istituti di credito che presso la SOGEI e che dopo l’esecuzione è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Venezia.

L’attività, diretta alla Procura di Venezia e delegata alla Tenenza di Loreo, rappresenta l’epilogo di una complessa indagine originata dalla segnalazione della cd. Cabina di Regia per il coordinamento delle attività di contrasto alle frodi in materia di cessioni di crediti d’imposta.

Ecobonus e Bonus Facciate

Le indagini avrebbero permesso di individuare un meccanismo di frode attraverso il quale i presunti autori della truffa avrebbero fruito illecitamente della cessione dei crediti fiscali in materia di ristrutturazioni e riqualificazioni edilizie (cd “Ecobonus” e “Bonus Facciate”), ai sensi del Decreto Legge n. 34/2020 (“Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”).

Crediti fittizi per lavori di ristrutturazione mai realizzati

Le indagini, oltre a consentire l’individuazione dei presunti ideatori della frode, avrebbe permesso di identificare un ulteriore soggetto, rappresentante legale di una società di capitali, a cui erano stati ceduti crediti fittizi per quasi 400.000 euro, nonché le società destinatarie dei flussi finanziari asseritamente maturati a fronte di lavori di ristrutturazione edilizia mai avvenuti.

La truffa ipotizzata sarebbe consistita nel richiedere crediti d’imposta fittizi collegati a lavori di ristrutturazione mai realizzati su immobili di proprietari ignari di tutto, situati in numerose province sul territorio italiano. Ottenuti i crediti richiesti, questi sarebbero stati ceduti a quattro società, spesso di nuova costituzione e create ad hoc, che avrebbero avuto la sede presso abitazioni civili e/o condomini siti in località differenti dal comune di residenza/domicilio dei rappresentanti legali. Tramite dette società, mediante operazioni finanziarie atte a ostacolare la ricostruzione dei flussi monetari, i crediti sarebbero stati commercializzati e monetizzati presso Poste Italiane Spa, per un valore complessivo di quasi 3,5 milioni di euro. Il denaro così ottenuto veniva utilizzato anche per l’acquisto di case auto e terreni.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti
Attualità
Crediti Superbonus ed Ecobonus e operazioni di scissione: chiarimenti dal Fisco

Una società ha chiesto all'Agenzia delle entrate delucidazioni circa l'applicazione delle disposizioni...



Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore