È calata negli ultimi mesi l'attenzione nei confronti di Superbonus e crediti incagliati, per questo un gruppo di esodati del Superbonus ha iniziato la sua protesta davanti alla sede del Ministero dell'economia e delle finanze.
Da ormai 4 giorni, un gruppo nutrito di persone - tutte accomunate dal fatto di essere esodati del superbonus - si avvicenda davanti alla sede del MEF con striscioni, cartelloni, volantini per sensibilizzare i passanti sul tema.
"In questi lunghi mesi - si legge in una nota diffusa dai manifestanti sui social - abbiamo scritto alle forze politiche e al MEF per spiegare le nostre ragioni e per proporre valide soluzioni sudiate da professionisti ed esperti del settore. Ora confidiamo che i decisori politici decidano di riceverci".
In particolare, gli esodati del Superbonus chiedono al governo la proroga delle scadenze previste per le unifamiliari - 30 settembre e 31 dicembre 2023 - e per i mini-condomini prevista al 30 giugno 2024.
Chi sono gli esodati del Superbonus?
Con il blocco della cessione del credito dello scorso 16 febbraio, diversi istituti come banche e poste non hanno più accettato crediti fiscali e questo ha impedito ad una moltitudine di cittadini, si calcolano almeno 2 milioni di famiglie, di riscattare i propri crediti fiscali derivanti da prestazioni relative a superbonus e altri bonus edilizi. Infatti, le pratiche per la cessione richiedono alcuni mesi per essere istruite e la scadenza per cedere i crediti del 2022 è il 30 novembre 2023. Senza cessione si perdono le 4 annualità, le spese potranno solo essere portate in detrazione su 10 annualità a partire dal 2024, con 1 anno di ritardo, ma in tal caso molti non avrebbero la liquidità per proseguire i lavori e comunque pochissimi avrebbero sufficiente capienza fiscale per poter recuperare tutto il credito.
Quando riapre la cessione del credito e le banche nel 2023?
Non c'è ancora nulla di certo in merito alle date per un possibile sblocco dei crediti incagliati. Chi protesta vorrebbe una proroga relativamente alle attuali scadenze fissate per le unifamiliari al 30 settembre 2023 e 31 dicembre 2023 mentre per i minicondomini al 30 giugno 2024. Da parte del governo per ora tutto tace. Dal 16 febbraio si sono avvicendati alcuni provvedimenti che hanno cercato di risolvere il blocco dei crediti ma senza successo.
Nel frattempo che la politica decida di farsi carico degli esodati del Superbonus le ultime stime parlano di 30 miliardi di crediti incagliati.