“Al fine di revisionare e aggiornare i criteri ambientali minimi vigenti, nonché al fine di integrare nuove categorie di forniture, servizi e lavori nella strategia degli appalti pubblici sostenibili, sono adottati, con decreti del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, i criteri ambientali minimi che costituiscono le misure volte all’integrazione delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure d’acquisto pubbliche di cui all’art. 1, comma 1126, della legge 27 dicembre 2006, n. 296”.
È quanto dispone l'articolo 2 del decreto 3 agosto 2023, con il quale il MASE (di concerto con il MEF e con il MIMIT) ha approvato il «Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione», ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma 1126, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007).
Decreto in vigore dal 20 agosto
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto, il decreto è entrato in vigore il 20 agosto, e a decorrere da tale data è abrogato il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dello sviluppo economico, 11 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 107 dell’8 maggio 2008.
La cabina di regia
Come cabina di regia del Piano d’azione opera il Comitato di gestione istituito ai sensi del decreto ministeriale 18 ottobre 2007, n. 185, come modificato dal decreto ministeriale 21 settembre 2016, n. 247, e i cui componenti sono nominati o confermati con apposito decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica.