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Crollano i prezzi di petrolio e gas, ma le rinnovabili “resisteranno”

È il parere di Leonardo Maugeri sul Sole24Ore, oggi docente ad Harvard dopo aver lavorato ai vertici di ENI per anni

giovedì 15 gennaio 2015 - Redazione Build News

maugeri_leonardo

“La caduta dei prezzi del petrolio e del gas proietta ombre minacciose anche sulle energie rinnovabili, ma un po' meno preoccupanti di quanto molti potrebbero pensare”.

Lo scrive su Il Sole 24 Ore di ieri Leonardo Maugeri, oggi docente ad Harvard dopo aver lavorato ai vertici di ENI per anni, ricoprendo l'incarico di vice presidente con delega alla strategia e allo sviluppo. 

“Negli ultimi mesi – osserva Maugeri sul quotidiano di Confindustria- il valore di Borsa di molte società impegnate nel solare o nell'eolico è caduto, e gli investimenti nel settore appaiono a rischio, complice la riduzione dei sussidi diretti e indiretti alle due fonti da parte di molti governi. E purtroppo, petrolio e gas a buon mercato rendono meno conveniente ricorrere alle rinnovabili da un punto di vista puramente economico”.

CROLLATI I COSTI DI SOLARE E EOLICO. Tuttavia, per le rinnovabili ci sono buone notizie: “i costi di solare e eolico sono crollati negli ultimi 15 anni, e sono 25 volte inferiori a quelli degli anni Ottanta. Nelle aree migliori, l'energia eolica ha ormai raggiunto la parità di rete, ed è quindi sostanzialmente competitiva con i costi delle fonti fossili”.

Per quanto riguarda il solare fotovoltaico, i costi – ricorda Maugeri - “sono scesi del 70 per cento dal 2000 al 2014. Certo, i costi di istallazione e gli iter burocratici possono far lievitare il prezzo reale per l'acquirente anche a 5-7 volte, almeno per i pannelli da istallare sui tetti. Ma la vera rivoluzione si sta realizzando nelle centrali elettriche fotovoltaiche, dove i costi totali si stanno rivelando straordinariamente bassi”.

LE RINNOVABILI NON SCALZERANNO IL PETROLIO MA POTREBBERO SOPPIANTARE IL NUCLEARE. Certamente “non saranno le rinnovabili a scalzare il petrolio, soprattutto nel settore in cui l'oro nero è ancora insostituibile, quello dei trasporti”; tuttavia “la lunga marcia delle rinnovabili continuerà, in particolare per il solare”. Sicuramente, conclude Maugeri, “se il calo del costo del solare fotovoltaico continuerà, quest'ultimo diventerà in brevi tempi un'alternativa vincente al nucleare, i cui costi iniziali sono estremamente più alti e le cui implicazioni strategiche e di sicurezza rimangono oggetto di molti punti interrogativi”.

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