A distanza di tre giorni dal crollo di un solaio di un nuovo grande supermercato in costruzione in via Mariti a Firenze, non si fermano le operazioni dei Vigili del Fuoco alla ricerca del corpo dell'ultimo operaio rimasto bloccato sotto le macerie. Ma nonostante sia stato individuato il punto esatto dai soccorritori, le operazioni di recupero sono complicate dal rischio di ulteriori crolli. La difficoltà più grande infatti è proprio quella di mettere in sicurezza il cantiere per scongiurare ulteriori crolli in quanto ci sono ancora travi che non sono stabili e rischiano di cadere portando con sé altri pezzi della struttura.
Il bilancio delle vittime già accertate da venerdì scorso, 16 febbraio, è salito a 4 mentre altri 3 operai sono rimasti feriti nel crollo.
Proseguono in parallelo le indagini per chiarire il motivo all'origine del crollo. Per ora gli inquirenti non escludono nessuna pista, dall'errore umano nell'assemblaggio al calcolo nella progettazione fino ad un problema di natura strutturale.
La nota del CNI: " garantire la sicurezza sul lavoro tutti i giorni"
"In seguito al tragico incidente avvenuto in via dei Martiri a Firenze, col crollo del solaio di un prefabbricato in un cantiere edile, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri esprime profondo cordoglio per le vittime e vicinanza ai feriti e alle loro famiglie.
Il CNI riconosce e apprezza gli sforzi delle squadre di soccorso che stanno operando con dedizione e professionalità per fornire assistenza in modo rapido ed efficace. Il Consiglio Nazionale è fiducioso che l'impegno di queste squadre, insieme al supporto delle autorità locali e nazionali, offrirà il necessario soccorso e conforto alle vittime e alle loro famiglie in questo momento critico. Occorrerà attendere che le indagini in corso sapranno fare luce sulle cause e sulla dinamica dell'incidente, fornendo risposte essenziali per prevenire futuri eventi simili. È fondamentale che ogni aspetto dell'incidente venga esaminato con la massima attenzione, al fine di identificare qualsiasi possibile mancanza nelle misure di sicurezza e per assicurare che simili tragedie non si ripetano.
Il CNI ribadisce l'importanza vitale della sicurezza nei luoghi di lavoro, sottolineando che la prevenzione degli infortuni deve essere una priorità assoluta in ogni fase della progettazione, costruzione e gestione dei cantieri. Questo incidente ci ricorda dolorosamente che non vi può essere compromesso quando si tratta della sicurezza e del benessere dei lavoratori.
"Ogni incidente è una dolorosa chiamata all'azione per rivedere e migliorare i nostri standard di sicurezza - sottolinea il Presidente del CNI Angelo Domenico Perrini - Dobbiamo lavorare insieme per costruire ambienti di lavoro dove la sicurezza è integrata in ogni processo e dove ogni lavoratore torna a casa sano e salvo alla fine della giornata".
"La sicurezza nei luoghi di lavoro non è solo una responsabilità legale, ma un impegno morale che dobbiamo garantire ogni giorno - dichiara la Consigliera del CNI Tiziana Petrillo, delegata ai temi della sicurezza - Questo incidente ci impone di riflettere con urgenza sulle pratiche e sulle misure di sicurezza adottate nei nostri cantieri. È fondamentale che tutti gli attori coinvolti, dalla progettazione alla realizzazione, passino all'azione con responsabilità e consapevolezza per prevenire futuri incidenti”.
In questo contesto, il CNI si impegna a promuovere ulteriormente l'educazione e la formazione sulla sicurezza tra gli ingegneri e tutti i professionisti coinvolti nella costruzione e gestione dei cantieri. Nell’occasione rinnova il suo appello a un impegno collettivo per la sicurezza, invitando tutti gli stakeholder a collaborare per creare ambienti di lavoro sicuri e per rafforzare la cultura della prevenzione.
In questo momento di lutto, il CNI si unisce alla comunità nel ricordare le vittime e nel sostenere i sopravvissuti, ribadendo il nostro impegno a lavorare per un futuro in cui incidenti del genere possano essere evitati".