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CSLP: approvata la Linea guida per la progettazione, esecuzione e manutenzione di interventi di consolidamento con FRCM

Scopo della Linea Guida è fornire principi e regole di applicazione

mercoledì 8 gennaio 2020 - Redazione Build News

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Con Decreto del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 627 del 3 dicembre 2019, è stata approvata la Linea Guida per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di interventi di consolidamento strutturale mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo FRCM.

Il documento è stato positivamente licenziato dalla Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei LL.PP. con voto n. 22 espresso nella adunanza del 25 ottobre 2019.

Ai compositi fibrorinforzati FRP (Fiber Reinforced Polymer), realizzati con fibre lunghe di acciaio ad alta resistenza (Ultra High Tensile Strength Steel, UHTSS), arammide, basalto, carbonio, poliparafenilenbenzobisoxazolo (PBO), vetro alcali resistente (AR), o altri materiali, immersi in matrici polimeriche (quali le resine epossidiche), si affiancano, negli interventi di riabilitazione strutturale, i compositi fibrorinforzati FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix). Tali compositi sono il risultato dell’accoppiamento di reti (nel prosieguo anche denominate tessuti), realizzate con fibre dei materiali sopra elencati, e di una matrice inorganica.

La matrice inorganica, a base di malta cementizia o di calce può risultare vantaggiosa rispetto a quella organica, soprattutto per le applicazioni alle fabbriche murarie, attesa la sua maggiore affinità con questo tipo di supporti. Inoltre, per le sue caratteristiche di rimovibilità e traspirabilità, la rendono adatta per le applicazioni su edifici di interesse storico ed artistico.

La presente Linea Guida recepisce i risultati cui è pervenuto il Gruppo di studio insediato dalla Commissione CNR per la predisposizione e l’analisi di norme tecniche relative alle costruzioni, il quale ha operato in stretta connessione con il Gruppo di lavoro istituito presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha predisposto la “Linea Guida per la identificazione, la qualificazione ed il controllo di accettazione di compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (FRCM) da utilizzarsi per il consolidamento strutturale di costruzioni esistenti”.

La presente Linea Guida propone, quindi, principi e regole di applicazione relativi al progetto ed alla verifica degli interventi più comuni realizzabili con i sistemi di rinforzo FRCM.

Per quanto non trattato nella presente Linea Guida è possibile utilizzare il documento CNRDT 215/2018 “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica”, e suoi successivi aggiornamenti, e/o altri documenti internazionali di comprovata validità, nel rispetto delle disposizioni del D.M. 17.01.2018 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni e della Circolare Applicativa delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni n.7 del 21.01.2019.

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE. Scopo della presente Linea Guida è fornire principi e regole di applicazione per la progettazione, la verifica, il collaudo e la manutenzione di interventi di rinforzo strutturale con materiali compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (Fabric Reinforced Cementitious Matrix).

Tali materiali – di seguito anche chiamati sistemi di rinforzo FRCM o più semplicemente sistemi FRCM o anche rinforzi FRCM – sono utilizzati per il miglioramento delle prestazioni strutturali di costruzioni esistenti, sia in muratura, che in calcestruzzo armato.

I sistemi FRCM possono essere realizzati utilizzando vari tipi di reti o tessuti, costituiti da fibre di arammide, basalto, carbonio, PBO e vetro alcali resistente (AR), oppure anche fili o trefoli di acciaio ad alta resistenza (UHTSS), abbinati a matrici inorganiche, realizzate con leganti a base di calce o di cemento, con eventuale aggiunta di additivi e promotori di adesione.

L’elevato rapporto fra resistenza e peso dei sistemi FRCM consente di migliorare le prestazioni meccaniche dell’elemento rinforzato, contribuendo essenzialmente ad assorbire le tensioni di trazione, senza incrementarne la massa o modificarne significativamente la rigidezza.

In allegato la Linea guida e il decreto

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