Una nuova modalità per parlare della sicurezza, non basata soltanto sulle purtroppo drammatiche statistiche, ma che con linguaggio “smart” si rivolge alle persone comuni, per meglio spiegare quali sono le problematiche e quali i rimedi che i professionisti ingegneri possono suggerire. È la formula proposta al Convegno “La Cultura della Sicurezza in Edilizia”, svoltosi al Crystal Palace di Brescia (sede scelta in quanto Capitale assieme a Bergamo della Cultura 2023) e organizzato dalla Consulta Ordine Ingegneri della Lombardia (Croil), con l’obiettivo di informare sul tema non solo imprese e operatori del settore, ma anche studenti e cittadini. In pratica, di “sdoganare” una questione ritenuta, e a torto, di appannaggio solo dei tecnici, che in realtà riguarda la collettività intera, dai datori di lavoro ai dipendenti delle imprese, dai coordinatori dei cantieri fino agli educatori, che hanno il compito di sensibilizzare in primis le giovani generazioni. L’evento, moderato da Adriano Alderighi e Sergio Vianello, è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione della Commissione sicurezza cantieri della Croil ed in particolare dal team composto da: Gianmario Agazzi, Daniela Aguglia, Luca Beretta, Emanuele Cerani, Maurizio Costa, Paolo Esposti, Alberto Fioroni, Chiara Ghilotti, Fabio Monopoli, Manuel Ravasio, Sergio Vianello.
Al simposio ha partecipato un ricchissimo panel di relatori ed esperti, comprendente accanto ai già citati componenti Croil: Laura Boldi (presidente Ordine Ingegneri Brescia), Diego Finazzi (presidente Ordine Ingegneri Bergamo), Ippolita Chiarolini (CNI), Nicoletta Ciprandi (referente OIM del gruppo tematico CNI “La sicurezza sui banchi di scuola”); Antonio Crescini (Eseb), Lisa Saccaro (Procura di Brescia), Massimo Deldossi (Ance), Alessandro Geddo (medico), Raffaele Bergaglio (avvocato), Germano Zanini (Eseb Cpt), Nicoletta Torre Gasnedi (psicologa), Piersandro Chiodini (Ats).
Una mentalità da formare
“La sicurezza – ha detto il presidente della Consulta, Massimiliano De Rose – coinvolge moltissimi attori, non solo gli ingegneri. Spesso si crede che sia solo un problema di macchinari, tecnologia o sistemi di protezione; si tratta invece di una mentalità da formare, che richiede un approccio specifico e altamente qualificato”. “Bisogna partire dai bambini – sottolinea Sergio Vianello, coordinatore della Commissione sicurezza cantieri della Croil e del comitato organizzatore -, altrimenti non si arriva a trasmettere cultura ai grandi, che evidenziano la maggior parte delle problematiche. I datori di lavoro fanno fare corsi di formazione obbligatori ai loro dipendenti, ma non conoscono le questioni di cui parlano, perché non obbligati a formarsi a loro volta”.
Tema culturale
Il Pil del settore costruzioni è, in Italia, pari al 12%, eppure gli studenti delle scuole superiori afferenti al settore sfiorano appena lo 0,5%, riferisce Antonio Crescini di Eseb. I dati nazionali Inail dicono di 393.242 infortuni sui luoghi di lavoro, in diminuzione del 20,9% rispetto allo scorso anno, ma 657 sono incidenti mortali e le patologie di origine professionale denunciate segnano un incremento del +23,2%.
“È un tema culturale – osserva la presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia, Laura Boldi - quando ci approcciamo al cantiere, anche il committente ha la sua responsabilità. L’Anno della Cultura per noi non termina col 2023, poiché la cultura è fondamentale per la crescita ed è al centro della nostra mission, come dimostra il fatto che oggi sono qui radunati tutti gli Ordini delle province lombarde”.
Educare alla sicurezza sin dalla giovane età
Dichiara l’omologo presidente bergamasco, Diego Finazzi: “Siamo prima di tutto enti pubblici e, come tali, dobbiamo rispondere davanti alla comunità. Le normative in materia risalgono agli anni ‘50; sono stati fatti aggiornamenti con le leggi 494 e 626, ma la situazione degli infortuni nei cantieri e sui luoghi di lavoro è ancora pesante. È necessario educare alla sicurezza sin dalla giovane età”. In tale ottica si inserisce il progetto del Consiglio nazionale degli Ingegneri, “La sicurezza a partire dai banchi di scuola”, che da un triennio entra negli istituti secondari di secondo grado. Il Consiglio nazionale, ha riferito Ippolita Chiarolini, è sotto l’aspetto istituzionale impegnato in questioni importanti come la redazione del Codice dei contratti, “per il quale abbiamo coinvolto anche i presidenti territoriali e stiamo ora lavorando sugli emendamenti” e sul Testo unico dell’Edilizia. “Lavorare in maniera seria, consapevole e competente è la prima cosa da fare per la sicurezza” ha aggiunto la consigliera del CNI.
I risultati di un sondaggio
Fabio Monopoli (Croil) ha illustrato i risultati di un sondaggio svolto presso privati cittadini, da cui emerge che il “sentiment” sui fattori che stanno alla base della sicurezza, indica fra quelli prioritari: la fretta, l’approccio a volte meno consapevole dei giovani e quello troppo sicuro dei più esperti, le tecnologie da migliorare. Molto interessante, poi, la prospettiva della leadership al femminile nel cantiere, affrontata da Chiara Ghilotti, vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cremona e segretaria Commissione sicurezza della Croil: “La parità di genere in cantiere è ancora un miraggio. La sicurezza è un gioco di squadra e – parto dalla mia esperienza – la leadership femminile si basa sul costruire alleanze con lavoratori, datori di lavoro, committenti. Personalmente, utilizzo competenze tecniche e professionali, soft skills tipiche del genere ed altre trasversali”. Quanto alle soluzioni da adottare, Luca Beretta (Croil), parla di “piccoli gesti per grandi risultati”, quali il “dare l’esempio” indossando sempre i dispositivi di protezione, dedicare più tempo per una maggiore organizzazione ed implementare una “sicurezza partecipata”, imparando “ad ascoltare tutti gli attori in cantiere e ad accettare punti di vista differenti sulla sicurezza”. “Dovremmo riuscire a creare una filiera unica dell’edilizia, che ci consenta il più possibile di evitare errori – suggerisce il presidente Ance Brescia, Massimo Deldossi – e rimettere al centro il benessere delle persone, non ragionare solo in termini di crescita e di numeri. Dobbiamo farlo anche quando progettiamo un edificio o eseguiamo una lottizzazione su un territorio; generare valore sì, ma perseguendo obiettivi di sostenibilità a lungo termine”.
L’evento sarà replicato in tutte le province lombarde
L’evento Croil verrà replicato prossimamente in tutte le province lombarde, coinvolgendo oltre ai tecnici i cittadini con l’obiettivo di divulgare la cultura della sicurezza e di far conoscere a tutti anche le responsabilità dei committenti e dei datori di lavoro. È in previsione anche la pubblicazione degli Atti del convegno prima tappa svoltasi a Brescia.