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Da CDP e BEI 750 milioni per l’ammodernamento della rete di Autostrade Alto Adriatico

Banca Europea per gli Investimenti e Cassa Depositi e Prestiti finanziano con 375 milioni ciascuna il progetto che beneficia della garanzia SACE. Tra gli interventi è previsto anche il completamento della terza corsia della A4 Venezia - Trieste

venerdì 24 marzo 2023 - Redazione Build News

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Nuove risorse per 750 milioni da destinare all’ammodernamento e alla gestione delle tratte di Autostrade Alto Adriatico che genereranno importanti impatti economici e sociali su tutto il territorio. Questo il risultato dell’accordo firmato ieri presso il Palazzo della Regione Friuli-Venezia Giulia a Trieste dall’Amministratrice unica di Società Autostrade Alto Adriatico (SAAA), Anna di Pasquale, dal Vicedirettore Generale e Direttore Business di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Massimo Di Carlo, e dal Principal Advisor per il dipartimento di Growth Capital and Project Finance della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Simone Dell’Atti, alla presenza del Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e Commissario per l’emergenza della A4.


Nel dettaglio, l’operazione sottoscritta il 23 marzo 2023 è strutturata in due finanziamenti da 375 milioni ciascuno che BEI e CDP hanno messo a disposizione di Società Autostrade Alto Adriatico per l’ampliamento e l’ammodernamento delle tratte autostradali gestite: A4 Venezia-Trieste (che costituisce l’investimento principale e prevede il completamento della realizzazione della terza corsia), A28 Portogruaro-Conegliano, A23 Palmanova-Udine, A57 Tangenziale di Mestre e A34 Villesse-Gorizia. L’accordo prevede anche l’intervento di SACE con una copertura assicurativa nell’ambito dell’operatività di rilievo strategico per l’economia italiana sotto il profilo dell’attivazione di processi produttivi e occupazionali.


Importanti le ricadute positive sia economiche che sociali sul territorio e sulle comunità locali. I lavori che verranno finanziati prevedono la messa in sicurezza dell’infrastruttura, la decongestione del traffico e il mantenimento dei livelli occupazionali. A queste si aggiungono i benefici derivanti dall’ammodernamento di una tratta fondamentale e strategica che fa parte del Corridoio V Lisbona-Kiev della rete TEN-T e che rappresenta uno snodo cruciale nel collegamento dell’Europa orientale con quella occidentale.


A seguito di un innovativo processo di affidamento, che ha visto la collaborazione delle Regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto con autorità e stakeholder italiani ed europei, Società Autostrade Alto Adriatico è stata costituita dalle Regioni nel 2018 e gestirà “in-house” le tratte autostradali per i prossimi 30 anni, consentendo che le risorse possano continuare ad essere investite per lo sviluppo del territorio e garantendo il mantenimento del livello occupazionale di tutto il personale dipendente di Autovie Venete, attuale gestore delle tratte.


La concessione del finanziamento fa seguito alla sottoscrizione dell’Accordo di Cooperazione fra il Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, la Regione del Veneto e Società Autostrade Alto Adriatico, avvenuta lo scorso 14 luglio 2022, e precede l’effettivo subentro nella gestione delle tratte autostradali da parte di Società Autostrade Alto Adriatico che è previsto per giugno 2023.


Il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e Commissario per l’emergenza della A4, ha dichiarato: “L’operazione sottoscritta oggi è funzionale alla prosecuzione dei lavori di ammodernamento di un’infrastruttura strategica non solo per il Friuli Venezia Giulia bensì per l’intero Paese, nella prospettiva di una sempre maggiore integrazione logistica con le principali direttrici continentali finalizzata ad incrementare la capacità di assorbimento dei volumi di traffico e a rafforzare i livelli di sicurezza stradale”.


Anna Di Pasquale, Amministratore Unico Società Autostrade Alto Adriatico: “E’ la data di inizio di una nuova fase del percorso, quella più operativa. Infatti, dopo il subentro ed il passaggio di testimone, la società, i suoi soci e l'ente concedente, con l’aiuto dei finanziatori, dovranno essere pronti a gestire ed attuare questo innovativo sistema di gestione autostradale con la necessaria flessibilità determinata dal complesso momento storico che stiamo vivendo”.


Massimo Di Carlo, Vicedirettore Generale e Direttore Business di CDP, ha dichiarato: “Ancora una volta, la sinergia tra le istituzioni nazionali ed europee ha dato ottimi risultati. Solo una settimana fa, abbiamo annunciato, insieme agli altri attori coinvolti, un’operazione straordinaria per l’Alta Velocità in Sicilia e oggi come CDP siamo qui per confermare il sostegno a un’altra importante e strategica infrastruttura viaria del nostro Paese, la rete autostradale dell’Alto Adriatico, parte del corridoio che collega l’Europa orientale a quella occidentale. Per Cassa, quindi, il tema dello sviluppo infrastrutturale sostenibile resta centrale e segue le linee guida del Piano Strategico 2022-2024”.


“L’intervento della BEI contribuirà all’ammodernamento della rete autostradale del quadrante Nord-Est, parte del Corridoio Mediterraneo TEN-T, uno snodo fondamentale per contribuire a rafforzare la coesione sociale, economica e territoriale nell'Unione Europea,” ha commentato Alessandro Izzo, Direttore per le operazioni di Growth Capital and Project Finance della BEI. “Questa operazione contribuirà inoltre sia a migliorare significativamente la sicurezza stradale che ad aumentare la capacità di traffico nel Paese”.


“Siamo orgogliosi di supportare, con una virtuosa sinergia pubblico-privato, questo importante investimento in una infrastruttura di rilievo strategico come l’autostrada A4 Venezia-Trieste, che porterà benefici concreti alla collettività e all’economia del territorio – ha dichiarato Bernardo Attolico, Chief Business Officer di SACE – Un patrimonio infrastrutturale moderno e connesso è fondamentale per sviluppare una mobilità di merci e persone, efficace ed efficiente, che possa sostenere la crescita sostenibile e a lungo termine delle imprese e del Paese”.

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