di Franco Metta
Il confronto in termini di capacità di realizzare impianti rinnovabili tra l’Italia e gli altri paesi europei è impietoso. In Germania, per esempio dove anche lì hanno avuto problemi di permitting, a gennaio hanno varato un pacchetto di norme per l’accelerazione e la semplificazione. In Francia l’ultima asta del 2019 ha avuto richieste pari al 120% dell’offerta. In Spagna nel febbraio scorso addirittura richieste tre volte superiori all’offerta. Invece in Italia l’ultima asta ha fatto registrare solo il 5% di progetti aggiudicati.
A tracciare questo bilancio, lanciando l’allarme, è Salvatore Bernabei, Ceo di Enel Green Power, intervistato dal Sole24Ore.
“Il decreto Semplificazioni è un’occasione unica e se la perdiamo non avremo più tempo. Noi abbiamo presentato alcune proposte”. La più importante delle quali riguarda i termini per autorizzare gli impianti che devono essere certi e perentori.
Ma ce n’è un’altra che, a giudizio di Bernabei, sarebbe importante: “dovrebbero esserci obiettivi minimi di target di rinnovabili da raggiungere per ogni Regione, introducendo premi per chi li rispetta soprattutto per chi fa molto di più di quei target minimi”.
Il tutto accompagnato da una maggiore trasparenza, con la digitalizzazione di tutte le procedure e dal superamento della “questione delle aree agricole, che non possono usufruire di incentivi per la costruzione di impianti. Molte di queste non sono usate per la coltivazione e andrebbero riclassificate”.