Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri interviene in merito alla decisione di Adepp, l’Associazione che rappresenta 19 Casse professionali, di rinunciare ad investire in Atlante 2, il nuovo fondo da 4 miliardi di euro strutturato per l’acquisto e la gestione degli Npl, i non performing loans (crediti deteriorati), del Monte dei Paschi di Siena e del sistema bancario italiano.
“Condividiamo la decisione presa da Adepp – afferma Armando Zambrano, Presidente del CNI – al pari di quella di Inarcassa, che gestisce la previdenza di ingegneri e architetti e che ha ufficialmente deliberato di non partecipare a questo nuovo fondo di investimento. Per ragioni di prudenza e opportunità, infatti, riteniamo che le casse previdenziali dei professionisti debbano evitare investimenti a rischio, anche se questi vengono proposti dal Governo”.
“L’obiettivo delle casse – aggiunge Zambrano – deve essere quello di garantire il futuro dei propri assistiti, non quello di salvare le banche. Oltre tutto, è paradossale che il Governo, per risolvere il problema delle sofferenze di certi istituti di credito, abbia pensato di rivolgersi ai professionisti, tra le categorie più trascurate e colpite dalle scelte politiche degli ultimi anni”.
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