La bozza del decreto-legge Semplificazioni, di prossima approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, prevede all'articolo 23 l’abolizione del Sistri (Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi) a partire dal 1° gennaio 2019, con ritorno ai registri cartacei nell'attesa del nuovo sistema. I contributi (previsti dalla legge 78/2009 e dall'articolo 7 del decreto ministeriale n.78/2016) non sono dovuti.
Plaude la Cna: “Per migliaia di imprese si tratta della liberazione da un incubo. Il Sistri non ha mai funzionato, ma ha sicuramente impedito che si mettesse a punto nel nostro Paese un sistema efficace e semplice di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, come in moltissime occasioni, e in tutte le sedi istituzionali, la CNA ha chiesto in questi anni.
A questo punto sarà finalmente possibile, con la collaborazione delle associazioni delle imprese, costruire un nuovo strumento per tracciare i rifiuti pericolosi basato su una struttura semplice e ad alta efficienza. Dovrà essere in pratica, il contrario del Sistri, un sistema che si è dimostrato sempre molto complicato e inefficiente”.