Come devo inviare la fattura elettronica ai clienti non Iva? Se svolgo attività di commercio al dettaglio e un cliente mi chiede la fattura al posto della ricevuta o dello scontrino fiscale, devo rilasciare qualche documento nell’immediato? Le fatture di acquisto datate 2018 posso farle ancora su carta? Sono alcuni dei dubbi sollevati dagli operatori a cui l’Agenzia delle Entrate ha fornito delle risposte raccolte all’interno di un’apposita sezione dell’area tematica sulla fatturazione elettronica del sito dell’Agenzia, via via aggiornata con le Faq più comuni.
Inoltre, sono stati introdotti nuovi servizi online nel portale “Fatture e corrispettivi” che rendono più semplice il processo di fatturazione elettronica da parte degli utenti.
Le risposte ai dubbi degli operatori e dei cittadini - Come prevede la normativa, l’operatore Iva è obbligato ad emettere la fattura elettronica anche nei rapporti con i privati consumatori finali (B2C) e a consegnare agli stessi una copia in formato cartaceo o elettronico.
Se l’operatore Iva svolge commercio al dettaglio, al cliente che gli chiede la fattura al posto della ricevuta o dello scontrino l’esercente potrà rilasciare un’apposita quietanza con rilevanza solo commerciale e non fiscale (in alternativa va bene anche la ricevuta del Pos, se presente) e trasmettere la fattura al SdI entro i termini della liquidazione periodica.
Nessun obbligo di comunicazione (“spesometro”) relativo alle fatture emesse dai minimi, forfettari nonché in regime di vantaggio, verso operatori Iva residenti e stabiliti nel territorio dello Stato, a partire dal prossimo 1° gennaio.
Nuove funzioni per la piattaforma “Fatture e corrispettivi” – Si arricchiscono ancora i servizi della piattaforma “Fatture e corrispettivi”. I contribuenti possono ora utilizzare, per esempio, la nuova funzione di verifica anagrafica massiva di codici fiscali o partite Iva. Per farlo è possibile caricare un file con la lista dei soggetti che si desidera controllare oppure generarne uno attraverso un procedimento online guidato.
Un altro strumento molto utile per gli operatori e anche per i loro intermediari è quello che permette il download massivo dei file delle fatture elettroniche emesse, ricevute o messe a disposizione. In generale, la sezione delle consultazioni è stata aggiornata e resa più fruibile, consentendo di visionare in modo distinto le fatture elettroniche emesse (in base alla data della fattura), quelle ricevute e quelle passive messe a disposizione.
Tanti strumenti per non arrivare impreparati – Tra i diversi servizi che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti per arrivare pronti al 1° gennaio 2019, data di entrata in vigore dell’obbligo della fatturazione elettronica, sono state arricchite di nuove funzionalità anche la procedura web (all’interno del portale “Fatture e Corrispettivi”) e la procedura “stand alone” (scaricabile su pc) per predisporre le fatture elettroniche; a breve sarà disponibile la nuova versione dell’app Fatturae.
Sul sito internet dell’Agenzia è disponibile anche una specifica area tematica dedicata, all’interno della quale consultare una pratica guida che spiega come predisporre, inviare e conservare le proprie fatture e due video-tutorial che illustrano le novità e come utilizzare il QR-Code per emettere e ricevere le e-fatture in modo ancora più semplice.