In tanti nelle ultime ore stanno esprimendo il proprio cordoglio per la morte di Giorgio Squinzi: l’ex Presidente di Confindustria, proprietario del Sassuolo Calcio e amministratore unico di Mapei è scomparso ieri a Milano all’età di 76 anni. Malato da tempo, si trovava ricoverato all’ospedale San Raffaele. “Con la scomparsa di Giorgio Squinzi, Milano e l’Italia perdono un riferimento importante. La mia vicinanza alla famiglia di questo imprenditore capace e coraggioso. Alla Scala sentiremo la sua mancanza”, ha scritto su Twitter il sindaco di Milano Beppe Sala.
Squinzi è ricordato non solo come un imprenditore di successo, ma anche come un “gentiluomo”, appassionato di sport, di musica lirica e arte contemporanea. Così lo ricorda Gabriele Marrazzini, fondatore e direttore tecnico della rivista specializzata Professional Parquet:
Non solo un grande imprenditore, ma una uomo di grande levatura morale. Giorgio Squinzi se ne va a 76 anni, portando con sé un pezzo importante della storia imprenditoriale italiana: è in gran parte suo il merito di aver trasformato la Mapei, da piccola impresa familiare, al colosso che oggi tutti conosciamo. Ma se ne va anche un modo di fare impresa “all’antica”, capace di perseguire il successo senza mai mettere in secondo piano i valori. Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo oggi ricordano di lui la serietà, il coraggio, l’umanità, il legame profondo con il territorio e con la sua città, Milano.
Nato nel 1943 a Cisano Bergamasco, dopo gli studi in Chimica Industriale Squinzi aveva iniziato a lavorare per la Mapei nel 1970, che nei decenni successivi sarebbe diventata una multinazionale presente in 81 paesi con 9 mila dipendenti. Consigliere superiore della Banca d’Italia, due volte presidente di Federchimica, dal 2012 al 2016 è stato Presidente di Confindustria.
Sotto la sua guida, il Sassuolo Calcio è passato dalla Serie C2 alla Serie A, ottenendo diversi risultati prestigiosi — come la qualificazione in Europa League nel 2016. Ma Squinzi era anche un grande appassionato di ciclismo, e l’azienda ha sponsorizzato per dieci anni la squadra professionistica Mapei-Quick Step. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera anche l’Ambrogino d’oro, la benemerenza civica del Comune di Milano, conferitagli nel 1996.
Ricordo Giorgio #Squinzi, la sua serietà. Un imprenditore che ha guardato al mondo forte delle radici nella propria terra
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) October 2, 2019
Il Comune di Sassuolo ha annunciato una giornata di lutto cittadino in concomitanza con i funerali, mentre l’assemblea generale di Assolombarda, questa mattina, si è aperta con un minuto di silenzio. “Giorgio Squinzi, un grande amico, un grande imprenditore. Lo ricordiamo alla Scala dove era componente del cda. Noi non lo dimenticheremo mai. Ciao Giorgio, ci mancherai... Grazie”, ha detto dal palco il Presidente Carlo Bonomi.
Giorgio Squinzi, un grande uomo d'industria e sport, un dirigente illuminato e appassionato, da ricordare e onorare. Il cordoglio di tutto il Milan è commosso e rispettoso nei confronti del presidente del Sassuolo. Sentite e sincere condoglianze rossonere alla sua famiglia. pic.twitter.com/r08b7V4sT8
— AC Milan (@acmilan) October 2, 2019
Oltre al Sassuolo Calcio, molte squadre della Serie A italiana – a partire da Inter e Milan – si sono unite al ricordo di Squinzi. “Ci lascia un uomo straordinario che le strade del CALCIO mi hanno fatto incontrare e che, come un papà, mi ha accolto nella sua magnifica famiglia neroverde. Le ho voluto un gran bene, dott. Squinzi, e le sarò per sempre riconoscente. Ad Adriana e ai figli le mie condoglianze”: così Eusebio Di Francesco, attuale allenatore della Sampdoria.