Un calcestruzzo ecosostenibile e resistente ai terremoti. L'innovazione arriva da un team di ricercatori dell'università canadese della Columbia Britannica, che a breve lo testerà per la prima volta nella riqualificazione antisismica di una scuola elementare di Vancouver.
Edcc, fatto di fibre a base di polimeri e ceneri volanti
Il materiale, chiamato Edcc, acronimo di Eco-friendly Ductile Cementitious Composite, è un mix di calce, acqua, sabbia e aggregati con fibre a base di polimeri, ceneri volanti e altri additivi industriali. Ed è stato progettato su scala molecolare per essere forte, malleabile e duttile, in modo molto simile all'acciaio, spiegano gli studiosi, secondo cui l'applicazione come rivestimento sulle superfici di edifici vulnerabili ne aumenta la resistenza ai terremoti.
Calcestruzzo che resiste ai terremoti di magnitudo 9.0
Il calcestruzzo è stato infatti testato simulando la magnitudo 9.0 del sisma che nel 2011 ha colpito la regione giapponese del Tohoku causando il disastro di Fukushima.
"Abbiamo spruzzato una serie di muri con uno strato di Edcc di 10 millimetri, sufficiente a rinforzare la maggior parte delle pareti interne contro gli urti sismici", spiegano i ricercatori. "In seguito li abbiamo sottoposti alle scosse del livello del sisma di Tohoku e ad altri tipi e intensità di terremoti, senza riuscire a romperli".
Basta uno strato sottile di 1 cm per riuscire a rinforzare una parete in modo consistente. Ma le applicazioni potrebbero andare aldilà del rinforzo delle pareti, utilizzandolo anche per la costruzione delle condutture, per le pavimentazioni industriali, per i marciapiedi e molto altro.
E' anche eco-sostenibile
Altra caratteristica interessante del calcestruzzo che resiste ai terremoti è la sostenibilità. Essendo fatto per il 70% di ceneri volanti, che sono un sottoprodotto industriale, si riesce di fatto a ridurre la produzione di cemento, che è altamente inquinate e al tempo stesso a ridurre l’impatto ambientale di questi scarti industriali riciclandoli per le costruzioni.