Nel numero di Giugno della rivista "Energia e Dintorni" del CTI (Comitato Termotecnico italiano) si propone come argomento del dossier "Filtrazione dell’aria - Un prezioso alleato non solo in periodi di emergenza sanitaria".
La pandemia da SARS-CoV-2 dopo oltre un anno dall’inizio è ancora una dolorosa e costante presenza nella nostra vita quotidiana, mettendo in risalto evidenti lacune e debolezze che in ogni Paese hanno reso impossibile arginare, o almeno limitare, lo sviluppo incontrollato di questa epidemia. Da questa dura lezione abbiamo però anche imparato che, a livello individuale, alcuni comportamenti possono aumentare o viceversa diminuire il rischio di contagio e che, in un ambito più ampio di comunità, esistono degli accorgimenti per rendere la nostra vita sociale più sicura anche quando questo virus sarà solo un triste e lontano ricordo.
Tra gli strumenti più importanti per la riduzione del rischio di contagio da agenti patogeni aerotrasportati negli ambienti confinati, ci sono senza dubbio gli impianti di ventilazione con i relativi sistemi di filtrazione dell’aria. La “contaminazione aerotrasportata” e gli “impianti di ventilazione” sono due tematiche ampiamente dibattute durante i primi mesi della pandemia, purtroppo con argomentazioni spesso lontane dalla realtà e da persone prive delle necessarie conoscenze di base sull’argomento, con conseguente rischio di demonizzare presso il grande pubblico ciò che invece, nella realtà, è fonte di vita per noi esseri umani: l’aria... A distanza di un anno l’importanza e il ruolo degli impianti di ventilazione sono stati rivalutati, si è capito che la riduzione del rischio di contagio è un processo che prevede diversi accorgimenti sia a livello personale che istituzionale e che, se opportunamente progettati, utilizzati e manutenuti, gli impianti di ventilazione giocano un ruolo fondamentale nella rimozione dei biocontaminanti aerosospesi all’interno degli ambienti chiusi.
In allegato il numero di Giugno della rivista "Energia e Dintorni"