Il decreto legge n. 73/2021 (cosiddetto “decreto Sostegni bis”) ha introdotto ai commi da 16 a 27 dell’articolo 1 un nuovo contributo a fondo perduto, denominato “contributo perequativo”, destinato a sostenere le attività economiche danneggiate dall’emergenza da Coronavirus.
Il contributo viene riconosciuto ai titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, ed è commisurato al peggioramento del risultato economico d’esercizio verificatosi nell’anno 2020 rispetto all’anno 2019, al netto dei precedenti contributi a fondo perduto ottenuti durante il periodo di emergenza.
Il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 12 novembre 2021 ha definito le regole di erogazione del contributo perequativo, fissando la percentuale minima di peggioramento del risultato economico d’esercizio necessaria per l’accesso al contributo, le percentuali di determinazione del contributo commisurate ai ricavi dell’anno 2019 e i termini di invio delle dichiarazioni dei redditi per gli anni di imposta 2019 e 2020 affinché si possano considerare validamente presentate ai fini della richiesta del contributo.
Per consentire un’agevole e corretta determinazione del risultato economico d’esercizio dell’anno 2019 e dell’anno 2020, il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 4 settembre 2021 ha individuato, per ciascun modello di dichiarazione dei redditi, gli specifici campi a cui fare riferimento.
L'Agenzia delle entrate ha messo a punto la nuova guida che fornisce le indicazioni utili per richiedere e ottenere il contributo a fondo perduto, illustrando le condizioni per usufruirne e le modalità di predisposizione e di trasmissione dell’istanza, che sono stati definiti dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 29 novembre 2021 (LEGGI TUTTO).
Il modello dell’istanza e le istruzioni di compilazione, approvati con lo stesso provvedimento, sono consultabili e scaricabili nell’area tematica dedicata ai contributi a fondo perduto presente nel sito internet dell’Agenzia delle entrate.
La guida è disponibile in allegato.