Una rappresentanza del Team del Politecnico di Torino che ha vinto a dicembre 2018 il prestigioso Concorso Internazionale "Resilient Homes Design Challenge" è volata a Washington per presentare nella sede centrale della World Bank il progetto “Core House”.
World Bank e Nazioni Unite - UN Habitat, in partenariato con Airbnb, Build Academy e Global Facility for Disasters Reduction and Recovery sono stati i promotori del concorso per la progettazione di case sostenibili e autosufficienti, che utilizzino materiali locali, strategie passive di controllo ambientale e abbiano costi di realizzazione contenuti (entro 10 mila dollari), e insieme “resilienti”, in grado di resistere ai disastri naturali.
Durante l’inaugurazione della mostra, il team del Final design studio della laurea magistrale in ‘Architettura per il progetto sostenibile’ del Politecnico di Torino ha potuto illustrare le caratteristiche del progetto “Core House” alla presidente della World Bank Kristalina Georgieva: si tratta di una casa in bamboo a basso costo ed alta sostenibilità, auto-costruibile, in grado di resistere a ricorrenti inondazioni sollevandosi dal suolo grazie a un ingegnoso sistema di galleggianti realizzati con materiali di recupero.
Nella seconda e conclusiva giornata dell’evento il team del Politecnico ha invece risposto alle domande di esperti del settore chiamati ad evidenziare le caratteristiche e la fattibilità di ogni progetto esposto, al fine di individuare quelli che potranno essere realizzati e sperimentati nell’ambito di interventi della Banca Mondiale.
Aver ricevuto questo importante riconoscimento – commenta Francesca De Filippi, docente del Final design studio e tra i coordinatori del team vincitore – testimonia ancora una volta l’interesse e l’impegno dell’Ateneo nella ricerca e nella formazione di profili professionali capaci di affrontare con consapevolezza, competenza e ingegno la complessità delle sfide che il mondo oggi pone innanzi.