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Dal progetto HARP arriva il tool gratuito per stimare l’efficienza energetica delle caldaie

Disponibile gratuitamente sul sito di Assotermica, l’applicazione permette di generare un’etichetta energetica e guida il consumatore alla scoperta dei modelli più recenti disponibili sul mercato

mercoledì 20 ottobre 2021 - Redazione Build News

etichetta-energetica

Da tempo Assotermica promuove l’utilizzo di un’etichetta energetica, del tutto analoga a quella in uso per apparecchi ed elettrodomestici nuovi, per classificare l’efficienza energetica degli impianti di riscaldamento già installati, in modo da sensibilizzare i cittadini e incentivare la sostituzione delle caldaie più obsolete. L’idea si è sviluppata ed è entrata a far parte del progetto HARP (acronimo che sta per “Heating Appliances Retrofit Planning”), finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. Il progetto vede la partecipazione di cinque Paesi Membri – Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Germania – e ha l’obiettivo di sensibilizzare l’utente finale sui vantaggi che derivano dalla sostituzione dei vecchi apparecchi, attraverso lo sviluppo di un tool di facile utilizzo che permette di ottenere l’etichetta energetica degli impianti esistenti.

Nell’ambito della campagna di comunicazione connessa al progetto, partita in Italia ufficialmente il 18 ottobre, è stata lanciata anche un’applicazione online che permette a consumatori e professionisti di valutare l'efficienza energetica del proprio apparecchio esistente attraverso l’etichetta energetica. 

L’applicazione HARPa, disponibile nella versione italiana sul sito di Assotermica – associazione partner del progetto federata ad Anima Confindustria – permette ai consumatori di Francia, Germania, Spagna, Italia e Portogallo, con l’aiuto dei professionisti, di stimare la classe energetica del proprio apparecchio. Lo scopo è motivare i consumatori a pianificarne la sostituzione con un’alternativa più efficiente tra quelle presenti sul mercato. 

Come funziona HARPa

HARPa accompagna i consumatori durante tutto il processo di sostituzione fornendo, oltre all’etichetta energetica: 

  • una panoramica delle diverse tecnologie alternative e dei loro principali vantaggi; 
  • una lista di professionisti che possono fornire assistenza tecnica agli utenti; 
  • una panoramica degli incentivi fiscali disponibili a livello nazionale. 

Il quadro attuale

Dei 129 milioni di caldaie installate nell’UE, più del 50% sono ormai inefficienti, ovvero classificate in classe energetica C o inferiore (75-82% di efficienza). HARPa può essere quindi uno strumento fondamentale nell’accompagnare il consumatore nel corso dell’intero processo decisionale, partendo proprio dalla sensibilizzazione degli utenti. 

Con l’inverno alle porte, siamo entusiasti di lanciare la nostra applicazione online con tutte le sue funzionalità, permettendo ai consumatori e ai professionisti di etichettare i sistemi di riscaldamento, compresi gli apparecchi per la produzione di acqua calda sanitaria e i sistemi combinati. Il team internazionale del progetto ha unito le forze per fornire uno strumento pratico per aiutare concretamente i consumatori a sostituire i propri vecchi  apparecchi per il riscaldamento con soluzioni più efficienti presenti sul mercato. Stiamo ora lavorando per portare  HARPa alle famiglie di tutta Europa: crediamo sia un contributo cruciale per abbassare il costo ambientale del  riscaldamento e l’incidenza sui bilanci familiari – commenta Joana Fernandes, coordinatrice del progetto HARP.

I sistemi di riscaldamento inefficienti hanno un enorme impatto sul consumo di energia e sulle emissioni di CO? dell’UE, considerando che: 

  • l’80% dell’energia utilizzata dalle famiglie va per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria; - a causa dell’uso di alcuni apparecchi alimentati a combustibili fossili il 12% delle emissioni totali dell’Unione  Europea proviene dal riscaldamento degli edifici; 
  • alcuni apparecchi possono durare più di 15 anni, e il loro tasso di sostituzione annuale è molto basso (4%). È quindi probabile che la maggior parte dei consumatori scoprirà che il proprio apparecchio è in classe C o  inferiore.
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