Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 99/14 del 19 aprile 2018, è stata pubblicata la Decisione di esecuzione (Ue) 2018/593 del Consiglio del 16 aprile 2018, che autorizza l’Italia a introdurre la “misura speciale di deroga” agli articoli 218 e 232 della direttiva 2006/112/Ce relativa al sistema comune dell’Iva.
Dunque ottengono il via libera dell'Ue le norme della legge di bilancio 2018, che stabiliscono, a partire dal 1° gennaio 2019, l’obbligo della fatturazione elettronica obbligatoria tra privati (articolo 1, comma 909 e seguenti, della legge 205/2017).
“In deroga all'articolo 218 della direttiva 2006/112/CE, l'Italia – si legge all'art. 1 della Decisione - è autorizzata ad accettare come fatture documenti o messaggi solo in formato elettronico se sono emessi da soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano diversi dai soggetti passivi che beneficiano della franchigia per le piccole imprese di cui all'articolo 282 della predetta direttiva.”
“In deroga all'articolo 232 della direttiva 2006/112/CE, l'Italia è autorizzata a disporre che l'uso delle fatture elettroniche emesse da soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano non sia subordinato all'accordo del destinatario, eccetto il caso in cui tali fatture siano emesse da soggetti passivi che beneficiano della franchigia per le piccole imprese di cui all'articolo 282 della direttiva 2006/112/CE.”
L'Italia notifica alla Commissione le misure nazionali di esecuzione delle suddette deroghe. La decisione si applica dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2021. Qualora ritenesse necessaria la proroga delle deroghe, “congiuntamente alla domanda di proroga l'Italia presenta alla Commissione una relazione che valuta la misura in cui le misure nazionali di cui all'articolo 3 sono risultate efficaci ai fini della lotta alla frode e all'evasione dell'IVA e della semplificazione della riscossione delle imposte. Tale relazione valuta altresì l'incidenza di tali misure sui soggetti passivi e, in particolare, se tali misure aumentino gli oneri e costi amministrativi facenti capo a essi”.
La Decisione di esecuzione (Ue) 2018/593 del Consiglio del 16 aprile 2018