Il Comitato Interprofessionale Periti Estimatori Danni da Calamità Naturali ha definito le “Linee Guida dei percorsi formativi destinati all'attività professionale dei periti estimatori danni da calamità naturale” (IN ALLEGATO).
Si tratta di attività professionale che rientra nelle competenze specifiche dei soli tre ordini/collegi componenti il Comitato Interprofessionale (CONAF, CNPA e PAL, CNG e GL). Per questa comune competenza tali ordini/collegi hanno istituito e delegato un Comitato Interprofessionale a seguire le problematiche del settore.
FISSATI I CRITERI BASE E I REQUISITI MINIMI DA RISPETTARE. Di fronte alle richieste di enti propositori di formazione di concedere il patrocinio e l’attribuzione dei crediti formativi (C.F.P.), il Comitato ha convenuto unanimemente sul diritto e l'opportunità di fissare dei criteri base e requisiti minimi da rispettare. Ogni altra iniziativa nel settore che non dovesse seguire l’iter previsto non verrà riconosciuta.
Il Comitato ha inoltre deliberato di istituire un Comitato Tecnico Scientifico a garanzia delle Linee Guida suggerite e fissate nonché di verifica del percorso proposto e seguito, in particolare per i corsi di secondo e terzo livello.
Nelle Linee guida si evidenzia che “anche per coloro che hanno una lunga esperienza operativa vi è la necessità di aggiornamento ed approfondimento continuo, non solo e non tanto perché previsto dalla Riforma Professionale e conseguenti regolamenti adottati dai singoli Ordini/Collegi, ma per la significativa evoluzione che ha subito tale attività rispetto al passato.
La realtà in cui si trovano ad operare oggi i Periti vede l’introduzione di nuove tipologie di polizze, che prevedono varie combinazioni di garanzie distinte per genere di avversità (catastrofali, di frequenza ed accessorie), adottate dal sistema assicurativo in un contesto di complesse normative europee e nazionali. Inoltre l’ampliamento delle colture assicurabili e la molteplice ed eterogenea casistica dei danni causati dalle avversità atmosferiche da periziare, costringono i Professionisti interessati al settore a seguire percorsi formativi differenziati che coinvolgono inevitabilmente tutte le componenti pubbliche e/o private accreditate e qualificate a svolgere tale formazione (ITAS, Facoltà di Agraria, Enti di Ricerca e sviluppo etc)”.
TRE LIVELLI DI CORSI. Il Comitato Interprofessionale indica tre livelli di Corsi, diversi per impostazione, compiti, obiettivi, requisiti, destinatari e conseguentemente tempi, percorso ed Enti erogatori e cioè:
1) Corsi di avviamento;
2) Corsi di formazione e aggiornamento;
3) Corsi di approfondimento, specialistici.