“Concluderemo l'esame del Ddl contro il consumo di suolo la prossima settimana, come da accordi raggiunti poco fa in sede di Conferenza dei Capigruppo”.
Lo ha annunciato Chiara Braga, deputata - responsabile Ambiente del PD, relatrice della legge per il contenimento del consumo di suolo per l'VIII commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici di Montecitorio.
DEROGA PER I COMUNI. Resta ancora al vaglio dell'aula della Camera l'articolo 11 sulla fase transitoria, il punto più controverso del provvedimento. I relatori Chiara Braga e Massimo Fiorio (Pd), venendo incontro alle richieste dell'Anci, intendono introdurre una deroga che fa salvi gli interventi per i quali i soggetti interessati abbiano presentato istanza per l’approvazione prima della data di entrata in vigore della legge.
Inoltre, tutte le opere pubbliche o di pubblica utilità saranno ammesse previa obbligatoria valutazione delle alternative di localizzazione che non determinino consumo di suolo.
L'esame del provvedimento svolto in questi giorni – spiega Braga - ha consentito l'approvazione di punti qualificanti della proposta di legge in discussione: la delega al Governo sugli interventi di rigenerazione delle aree urbane degradate, misure incentivanti per favorire la sostituzione edilizia di edifici a bassa classe energetica, la destinazione degli oneri di urbanizzazione per investimenti e manutenzioni delle opere pubbliche e la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico.
Per favorire la sicurezza e l’efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente, viene previsto che per gli edifici residenziali in classe energetica E, F o G, o inadeguati dal punto di vista sismico o del rischio idrogeologico, sono consentiti interventi di demolizione e ricostruzione nell'ambito della medesima proprietà. Tali lavori devono innalzare il livello di prestazione energetica alla classe A o maggiore, e potranno fruire di una agevolazione – quantificata dalle Regioni - sugli oneri per il permesso di costruzione.
Inoltre, per gli interventi di ristrutturazione, i Comuni provvedono a modulare la determinazione dei costi di costruzione in modo da garantire un regime di favore.
M5S: REGALI AI CEMENTIFICATORI. Secondo il Movimento 5 Stelle il testo “è diventato addirittura un testo a favore del consumo di suolo. Qualche esempio? La definizione di 'area urbanizzata' che considera area edificata anche i parchi urbani; il concetto di 'compensazione ambientale' per il quale è consentito il consumo di suolo agricolo, se si deimpermeabilizza il suolo già impermeabilizzato; l'incomprensibile invenzione dei compendi agricoli neorurali, che di fatto semplifica la possibilità di trasformare in edificabili i terreni agricoli”.
Inoltre “con un emendamento si introduce un concetto nuovo, con il quale si va in deroga ai già larghissimi limiti della legge anche i progetti per i quali è stata presentata solo l'istanza per l'approvazione. Insomma, per dare il via libera alle nuove costruzioni quasi "basta il pensiero".”