Una rapida decarbonizzazione dei veicoli è necessaria per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 fissati in Europa, Italia e Alto Adige. Gli autobus pubblici contribuiscono solo in modo molto limitato alle emissioni complessive del trasporto. Ma gli autobus pubblici percorrono molti chilometri nel corso della loro vita, emettono una parte rilevante delle loro emissioni nelle aree urbane e hanno un'alta visibilità e uno stretto contatto con il pubblico. Pertanto, il passaggio agli autobus a zero emissioni svolge un ruolo importante nella transizione complessiva verso un trasporto a zero emissioni.
La valutazione per convertire gli autobus in Alto Adige
In questo contesto, l'Agenzia dei Trasporti dell'Alto Adige (STA) ha voluto valutare le possibilità di convertire diverse centinaia di autobus a zero emissioni nei prossimi anni. Per valutare il contesto specifico dell'Alto Adige è stata avviata una collaborazione con l'Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research. Le domande principali erano se la transizione verso autobus a zero emissioni fosse possibile per tutte le linee. E quale tecnologia (elettrica a batteria o a idrogeno) potrebbe coprire quale linea.
I ricercatori hanno analizzato lo stato dell'arte degli autobus a zero emissioni, tutte le linee interurbane altoatesine e i loro orari. Hanno poi sviluppato uno strumento di simulazione per calcolare la compatibilità delle tecnologie a zero emissioni con le attuali esigenze del trasporto pubblico. A tal fine, è stato creato un modello basato sul bilancio energetico del veicolo.
Il consumo energetico delle linee automobilistiche
Il consumo energetico è stato valutato in base alle caratteristiche fisiche della singola linea di autobus (distanza e altitudine), alle condizioni climatiche e agli orari. Il modello può quindi essere implementato in aree montane e su linee interurbane, consentendo un consumo energetico specifico. "La maggior parte degli studi di fattibilità sugli autobus a zero emissioni (elettrici e a idrogeno) si riferisce alle linee urbane, mentre questo studio riguarda le linee interurbane considerando la distanza, il dislivello e le condizioni climatiche", afferma Andrea Grotto, coautore del lavoro. "Ci aspettavamo che le linee più brevi potessero essere coperte da entrambe le tecnologie e che quelle più lunghe potessero essere coperte solo da autobus a idrogeno. Ma in realtà le nostre simulazioni non hanno confermato questa ipotesi. Anzi, suggeriscono che entrambe le tecnologie sono fattibili per sostituire gli autobus diesel. Per farlo, è necessario scegliere i tipi di autobus corretti e creare un'infrastruttura di ricarica/rifornimento fattibile che comprenda depositi e opportunità di ricarica", afferma Wolfram Sparber, capo dell'Istituto e autore principale dello studio.
Lo studio è stato recentemente pubblicato sul World Electric Vehicle Journal di MDPI ed è disponibile al link.
CREDITS PHOTO: Ivo Corrà/Eurac Research