“Con questo decreto vogliamo evitare che quelle piccole e grandi tecnologie che fanno parte della vita quotidiana dei cittadini diventino nel loro fine vita un rifiuto e quindi un costo per tutti. Devono invece essere, come insegnano i positivi dati nella raccolta dei Raee in Italia, una risorsa della filiera dell'economia circolare, cui l'Italia è avviata con grande determinazione e da oggi con un utilissimo strumento in più”.
Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha commentato la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto “1 contro 0” (LEGGI TUTTO). Per tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche inferiori a 25 cm (per es. telefoni cellulari, tablet e smartphone, ma anche phon e rasoi), quando non più utilizzabili, ora vale la regola dell'1 contro 0. Potranno cioè essere portate gratuitamente presso i distributori con superficie superiore ai 400 metri quadri, che hanno l'obbligo di raccoglierle senza che il cittadino debba acquistare altri prodotti analoghi.
Per i distributori, gli oneri derivanti dalla gestione dei rifiuti conferiti presso i loro locali sono stati semplificati e in parte allineati con quanto già previsto dalle modalità di raccolta “1 contro 1” in vigore dal 2010. Sono disciplinate le caratteristiche del punto di raccolta messo a disposizione dei cittadini, che dovrà essere liberamente e facilmente fruibile, essere adeguatamente segnalato e riportare visibilmente l’indicazione delle tipologie di RAEE conferibili. Nel decreto ci sono poi le modalità con le quali allestire, nelle pertinenze del locale vendita, un deposito preliminare in cui conferire i RAEE prima del loro ritiro da parte degli operatori per il successivo invio a recupero. Gli adempimenti che garantiscono la corretta tracciabilità dei rifiuti che sono stati adeguatamente semplificati per facilitare la rapida diffusione del sistema di raccolta.
Nel caso dei distributori più piccoli, sotto i 400 metri quadri, il ritiro può avvenire in maniera facoltativa.