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Decreto Aiuti ter: l’importo complessivo del provvedimento è di 14 miliardi

Il punto sulle misure di competenza del MiSE e del MiMS

lunedì 19 settembre 2022 - Redazione Build News

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Venerdì 16 settembre il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato il Decreto Aiuti ter - decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Qui riportiamo i relativi comunicati del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

MISE: RAFFORZATI INTERVENTI CONTRO CARO ENERGIA E NORME ANTI DELOCALIZZAZIONI. L’importo complessivo del provvedimento è di 14 miliardi di euro, che si aggiungono ai 52 miliardi già stanziati in precedenza dal governo a sostegno dell’economia italiana.

Le principali misure adottate vanno dalla garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette all’estensione del credito d'imposta. Introdotte, su proposta del ministro Giorgetti, aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per le imprese più piccole che impiegano energia elettrica con una potenza superiore a 4,5 kW. Le risorse stanziate per questi interventi verranno concentrate nei mesi di ottobre e novembre per un ristoro immediato e più consistente sul caro energia.

Raddoppiati i benefici anche per gli impianti di risalita e in generale per tutte le attività produttive e commerciali non classificate come energivore mentre è stato previsto un contributo sociale, una tantum, di 150 euro per 22 milioni di cittadini che percepiscono redditi inferiori a ventimila euro lordi annui.

“Sono soddisfatto per le misure del decreto aiuti”, dichiara Giorgetti che sottolinea: “concentrare le risorse in due mesi e aver allargato la platea dei beneficiari anche ai piccolissimi, compresi artigiani e le piccole attività, è positivo e le percentuali degli sconti effettivi sono molto significative. Di fatto si tratta di un beneficio sui costi energetici del 30-40% e non sulla differenza. Positive anche le misure che prevedono prestiti garantiti a tassi molto agevolati per pagare le bollette”.

Sulle delocalizzazioni previsto un rafforzamento degli strumenti a disposizione del governo per contrastare decisioni come quelle di Wartsila. Per Giorgetti “la modifica della norma, in accordo con il ministro Orlando e rifinita in Cdm con il presidente del Consiglio, è un passo avanti importante”. Il ministro si riferisce, in particolare, alla misura approvata che prevede la revoca per le aziende di ogni beneficio statale ricevuto in caso di delocalizzazione che comporti il 40% di licenziamenti dei dipendenti.

Nel decreto Aiuti ter è stata accolta anche la proposta di Giorgetti di prorogare al prossimo 31 ottobre il termine per attivare la procedura di restituzione dei crediti d’imposta ricerca e sviluppo indebitamente percepiti. “È una boccata di ossigeno chiesta a gran voce dalle imprese interessate in un momento di difficoltà connessa alla crisi energetica. Ed è un tempo necessario per approfondire anche l’efficacia della norma stessa”, ha affermato il ministro.

MIMS: VELOCIZZAZIONE INVESTIMENTI PER MANUTENZIONE STRADALE E RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA PUBBLICA. Confermata fino al 31 ottobre 2022 la riduzione delle accise sui carburanti, 100 milioni di euro alle aziende del trasporto pubblico locale e 100 milioni di euro all’autotrasporto come contributo per il maggior costo dei carburanti, ulteriori 10 milioni di euro per la concessione del cosiddetto “bonus trasporti” per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici, riduzione dei tempi per gli interventi di miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza delle strade e di riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica finanziati dal Piano Nazionale Complementare. Estensione del regime fiscale agevolato alle imprese di navigazione residenti e non residenti aventi una stabile organizzazione in Italia, che utilizzano navi iscritte nei registri degli Stati dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo, con significativi effetti positivi sulla redditività delle imprese.

Queste alcune delle misure che riguardano le materie di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) inserite nel decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri (cosiddetto ‘Aiuti ter’). Altri interventi riguardano; misure volte ad accelerare gli investimenti pubblici; maggiore flessibilità nell’utilizzazione delle risorse assegnate e non utilizzate per le procedure di affidamento di contratti pubblici, aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture, ovvero dei contributi pubblici relativi agli interventi del PNRR per far fronte ai maggiori oneri derivanti dall’incremento dei prezzi delle materie prime, dei materiali, delle attrezzature, delle lavorazioni, dei carburanti e dell’energia; possibilità di sottoscrivere accordi quadro con INVITALIA per l’affidamento dei servizi tecnici e dei lavori; adeguamento della disciplina interna in materia di incentivi e agevolazioni per le imprese armatoriali del settore marittimo all’ordinamento comunitario.

Il decreto legge approvato oggi – sottolinea il Ministro Enrico Giovannini – conferma l’impegno del Governo a sostenere i settori, come quello del trasporto pubblico locale e dell’autotrasporto, duramente colpiti dalla crisi energetica. D’altra parte, vengono ulteriormente accelerate le procedure per la realizzazione di interventi infrastrutturali, così da superare le difficoltà indotte dal caro dei materiali di costruzione, e viene introdotta una importantissima norma riferita al settore del trasporto marittimo, che evita un contenzioso con la Commissione europea sul regime fiscale degli armatori italiani e un significativo aggravio dei relativi conti economici.

Nel dettaglio, è stata confermata fino al 31 ottobre 2022 la riduzione delle accise sui carburanti e dell’aliquota IVA applicata sul gas naturale per autotrazione e sono stati stanziati ulteriori 100 milioni di euro in favore delle aziende del trasporto pubblico locale per i maggiori costi sostenuti, nel terzo quadrimestre dell’anno 2022 rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2021, per l’acquisto del carburante utilizzato nei mezzi per effettuare il servizio. Tali fondi si aggiungono ai 40 milioni di euro già stanziati con precedenti provvedimenti. Analogamente, sono stati stanziati ulteriori 100 milioni di euro destinati alle imprese di autotrasporto per mitigare gli effetti economici derivanti dall’incremento del costo dei carburanti, i quali si aggiungono al credito d’imposta per 500 milioni di euro e ai contributi per l’acquisto dell’AD Blue già assegnati nel recente passato e oggetto dei decreti attuativi recentemente adottati dal Ministro.

Ulteriori 10 milioni di euro vanno a rafforzare il “bonus trasporti” per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici. Tale intervento è motivato dal successo dell’intervento, che ha già consentito l’erogazione, in due settimane, di oltre 728.000 voucher alle persone con redditi inferiori a 35.000 euro.

Al fine di accelerare la realizzazione degli investimenti pubblici nonostante le difficoltà dovute all’incremento dei costi dei materiali e dei prodotti energetici, il decreto prevede una procedura preferenziale per l’assegnazione delle risorse aggiuntive del ‘Fondo per l’avvio delle opere indifferibili ‘ agli interventi relativi al miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza delle strade, inclusa la manutenzione straordinaria anche rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico o a situazioni di limitazione della circolazione, e a quelli di riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica finanziati dal Piano Nazionale Complementare. Inoltre, si consente una maggiore flessibilità nell’impiego delle risorse disponibili nell’ambito delle procedure di affidamento di contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture ovvero di realizzazione degli interventi finanziati dal PNRR, a fronte degli oneri derivanti dall’incremento dei prezzi delle materie prime, dei materiali, delle attrezzature, delle lavorazioni, dei carburanti e dell’energia. Per le stesse motivazioni, si autorizza la sottoscrizione di accordi-quadro con la società INVITALIA per l’affidamento di servizi tecnici e lavori da parte di tutti i soggetti attuatori, d’intesa con le amministrazioni interessate, senza alcun onere aggiuntivo sul soggetto attuatore.

Infine, in attuazione degli impegni assunti dall’Italia con la Commissione europea ai fini dell’autorizzazione del regime di aiuti previsto dal decreto-legge n. 457 del 1997, il regime fiscale agevolato previsto per le navi italiane viene esteso alle imprese di navigazione residenti e non residenti aventi una stabile organizzazione in Italia (e, pertanto, sottoposti alla relativa potestà impositiva), che utilizzano navi iscritte nei registri degli Stati dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo, ovvero navi battenti bandiera di Stati dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo adibite esclusivamente a traffici commerciali internazionali in relazione alle attività di trasporto marittimo, ovvero ad attività ad esso assimilate. Il regime di aiuti prevede: il riconoscimento di un credito d'imposta in misura corrispondente all'imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta sui redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo corrisposti al personale di bordo imbarcato sulle navi, ai fini del versamento delle ritenute alla fonte relative a tali redditi; il computo, ai fini della determinazione della base imponibile IRPEF o IRES dell’armatore, del 20% del reddito derivante dall'utilizzazione di navi utilizzate per lo svolgimento del trasporto marittimo; l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti per legge, nonché la riduzione dell’imposta sui contratti di assicurazione e sulla registrazione dei contratti di arruolamento.

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