Ieri 16 novembre, l'assemblea del Senato ha licenziato in via definitiva il disegno di legge n.311 di conversione, con modificazioni, del decreto Aiuti ter – decreto legge n. 144/2022, recante ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvato dalla Camera.
“Si tratta di un decreto che passa due legislature e due Governi diversi, con una portata di 14 miliardi di euro, che, aggiunti agli altri decreti approvati nel corso del 2020, consentono di arrivare a 66 miliardi di aiuti distribuiti nel 2022 per fronteggiare la crisi economica generale che il Paese ha dovuto fronteggiare sia a causa del Covid, sia, quest'anno, alla guerra russo-ucraina”, ha spiegato il relatore, senatore Damiani.
“Vorrei ricordare”, ha aggiunto il relatore, “come in questo testo è stato portato dentro il decreto-legge n. 153 del 2022, che applicava la riduzione dell'accisa sui carburanti e dell'IVA. La misura comprende 47 articoli e 5 capi, dei quali vorrei enunciare alcuni.
All'articolo 1 vengono prorogati i crediti d'imposta, disciplinati per l'aumento dei costi di energia elettrica e di gas in capo alle imprese.
Per quanto riguarda l'articolo 2, abbiamo i crediti d'imposta in favore delle imprese per attività di agricoltura, pesca e agromeccanica e l'acquisto del carburante per la trazione.
L'articolo 3 interviene sulle garanzie Sace e su tutti i finanziamenti bancari che hanno riguardato i prestiti erogati in seguito alla guerra.
L'articolo 4 prevede l'IVA ridotta al 5 per cento per le forniture di gas naturale, che è impiegato nell'autotrazione.
L'articolo 5 incrementa di 200 milioni per l'anno 2022 un sostegno agli aiuti agli enti locali, come abbiamo già fatto in tanti altri passaggi e decreti, visto l'attuale momento difficile e i maggiori costi dell'energia elettrica, le utenze e le spese che i Comuni e i nostri enti locali sostengono. Il comma 6-bis dell'articolo 5 attribuisce alle Regioni e alle Province autonome per il 2023 la possibilità di utilizzare gli avanzi di amministrazione per il finanziamento di spese correnti connesse all'emergenza energetica. Anche questo è un articolato importante per quanto riguarda gli enti locali, perché anch'essi stanno vivendo un momento di grande difficoltà.
L'articolo 6 incrementa la dotazione del fondo già istituito: da 40 passa a 100 milioni di euro il servizio di trasporto pubblico locale. Anche in questo caso, si tratta di un aiuto al territorio.
L'articolo 7 dispone un incremento di 50 milioni di euro per il Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano.
L'articolo 8, al comma 1, prevede un contributo in favore di alcuni enti che gestiscono servizi sociosanitari e socio-assistenziali.
L'articolo 9 estende la possibilità di una disciplina agevolativa e semplificatoria per le capacità di rigassificazione nazionale.
Passo all'articolo 11, che prevede 40 milioni di euro per il 2022 a sostegno delle sale teatrali, sale da concerto e cinematografiche, istituti e luoghi di cultura: è un sostegno anche a questi luoghi importanti che stanno soffrendo il momento particolare.
Abbiamo un incremento di 10 milioni di euro, all'articolo 12, per il bonus trasporti 2022. Sempre per il 2022, abbiamo 30 milioni per le scuole elementari parificate e un'autorizzazione di spesa di 100 milioni da destinare al settore dell'autotrasporto. È previsto altresì un contributo una tantum anche per quanto riguarda l'attività dei patronati.
L'articolo 17 porta da 35.000 a 62.000 euro l'importo massimo di finanziamento in favore di piccole e medie imprese agricole e della pesca, garantiti da Ismea. Quindi anche qui c'è un sostegno per il settore. Abbiamo anche le indennità di 150 euro per i lavoratori dipendenti, le indennità per i pensionati e per tutta una serie di categorie fino a un reddito di 20.000 euro.
L'articolo 20 dispone per i lavoratori autonomi un bonus una tantum di 200 euro, sempre per quanto riguarda i costi.
Il Capo III, molto importante, è quello che disciplina tutta una serie di misure per quanto riguarda l'attuazione del PNRR. Vorrei ricordare, in particolar modo, anche l'articolo 30, una norma che riguarda l'utilizzo delle economie risultanti dai contratti pubblici o concessione di contributi pubblici relativamente a interventi del PNRR, prevedendo che queste risorse non utilizzate possano far fronte ai maggiori oneri per quanto riguarda l'incremento dei prezzi delle materie prime. Si tratta pertanto di un aiuto anche a proposito del caro materiali, che è molto importante.
Il Capo IV contiene altre disposizioni come, ad esempio, il Fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa. Abbiamo fatto interventi al riguardo anche in passato ed è utile continuare, anche per la garanzia all'80 per cento della quota capitale dei mutui per l'acquisto della prima casa.
L'articolo 40 proroga al 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda anche i dehors, nel 2022 abbiamo deliberato tanti provvedimenti per aiutare le attività commerciali a occupare suolo pubblico, quindi proroghiamo le norme di semplificazione, che abbiamo già adottato, fino al 31 dicembre 2022”.
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