Il settore pubblico europeo ha fatto un passo verso un approccio comune all'introduzione di Building Information Modeling (BIM). Il gruppo di lavoro UE BIM, una collaborazione paneuropea che raccoglie le competenze del settore pubblico dalle infrastrutture e dai proprietari di proprietà pubbliche, clienti pubblici e policy-maker da 21 nazioni, ha lanciato il "Manuale per l'introduzione della modellazione delle informazioni da parte del settore pubblico europeo".
Contenuti. Il manuale - disponibile per il download in calce all'articolo - incoraggia la più ampia introduzione del BIM in risposta alle crescenti sfide che i governi europei e i clienti pubblici devono affrontare per stimolare la crescita economica e la competitività, fornendo al contempo il valore per il denaro pubblico. Raccogliendo l'esperienza collettiva dei responsabili politici, dei proprietari di immobili e degli operatori dell'infrastruttura da più di venti paesi europei, l'UE ha così formulato delle raccomandazioni a queste domande:
- Perché altri governi hanno intrapreso azioni per sostenere e incoraggiare BIM?
- Quali vantaggi si possono aspettare?
- Come possono governi e clienti pubblici offrire leadership e collaborare con l'industria?
- Perché la leadership pubblica e l'allineamento europeo sono critici?
- Che cos'è il BIM? E qual è la definizione comune europea?
BIM: i risvolti economici. Stando ai dati riportati nel documento l'adozione più ampia del BIM sarà in grado di produrre un risparmio del 15-25% sul mercato dell'infrastruttura globale entro il 2025. Continuando su questa strada, e a fronte di un risparmio del 10% già generato nel settore delle costruzioni, si genererebbero ulteriori 130 miliardi di euro per un mercato che genera già un giro d'affari pari a 1,3 trilioni di euro.
Questa pubblicazione acquista ulteriore valore dopo la chiusura, lo scorso 3 luglio, della fase di consultazione pubblica cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sottoposto il testo del Decreto BIM che attua l’art. 23 comma 13 del Nuovo Codice Appalti, ora si apre la fase di valutazione degli esiti per poi procedere alla fase successiva, ovvero l’emissione del decreto attuativo prescritto dalla normativa appalti.
"Ritengo che questo manuale e il suo ampio uso contribuiscano a un mercato unico digitale aperto e competitivo per il settore delle costruzioni. Vorrei anche incoraggiare una più ampia conversazione nei settori pubblico e privato per ulteriori azioni collettive" si legge nella prefazione del manuale scritta da Elzbieta Bie?kowska, commissario UE per il mercato interno, industria, imprenditorialità e PMI.
Adam Matthews, presidente del gruppo di lavoro ha commentato così la nuova pubblicazione: "La nostra visione è quella di costruire, insieme al settore privato, un mercato di costruzione digitale competitivo e aperto. Questo manuale dimostra l'importanza per un'azione coordinata del settore pubblico, sia a livello europeo che nazionale, per far progredire questa visione".