ASSISTAL, l’Associazione di Confindustria che rappresenta le ESCo, le imprese di servizi energetici, di facility management e di manutenzione e gestione di impianti tecnologici, è intervenuta dinanzi alla Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati nel ciclo di audizioni sul decreto-legge Bollette, approvato il 28 febbraio dal Consiglio dei ministri.
La Vicepresidente con delega alle ESCo e ai servizi di efficienza energetica, Emanuela Trentin, ha preliminarmente espresso apprezzamento per l’intervento del governo a sostegno delle famiglie che affrontano difficoltà economiche a causa dell’aumento dei costi dell’energia. Tuttavia, ha rilevato che il provvedimento presenta talune criticità per le ESCo e per tutto il settore delle imprese dei servizi energetici.
Criticità per le ESCo e per le imprese dei servizi energetici
“Una prima criticità” – ha affermato Trentin - “risiede nella circostanza che le misure introdotte dal DL Bollette, in particolare quelle a sostegno delle imprese, riguardano solo quelle di piccole dimensioni come nel caso dell’azzeramento per un semestre della componente ASOS applicata all'energia prelevata che esclude le ESCo di maggiori dimensioni. È utile considerare quindi” – ha proseguito la Vicepresidente Trentin – “il ruolo fondamentale svolto anche dalle imprese di maggiori dimensioni che effettuano l’approvvigionamento dell’energia elettrica per conto dei propri clienti, fra cui si annoverano soprattutto le Pubbliche Amministrazioni.”
“Riteniamo che siano necessarie misure strutturali che permettano una minore esposizione delle ESCo alla volatilità dei mercati energetici” - ha proseguito Trentin - “ed inoltre che gli indicatori per la revisione dei prezzi nei contratti pubblici, siano univoci per tutti i contratti e che meglio riflettano gli andamenti dei mercati, al fine di consentire una corretta correlazione fra il costo di acquisto dei vettori energetici ed il prezzo di vendita dei servizi energetici erogati dalle ESCo. Infine” - ha concluso la Vicepresidente Trentin - “è necessario calibrare gli effetti di alcuni provvedimenti quali l’ETS 2 e l’atteso DM OIERT, che potrebbero comportare, se non ben definiti, aggravio di costo sulle imprese del comparto, le quali sebbene non rientrino tra i produttori o i venditori di energia termica e non siano i proprietari degli impianti gestiti, rischiano di dover sopportare ingiustamente gli oneri derivanti dagli obblighi previsti”.
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