“L’accelerazione del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei richiama la massima attenzione di tutti sulla prioritaria necessità di mettere in sicurezza la vita dei cittadini. In tal senso il decreto-legge Campi Flegrei va nella giusta direzione e rappresenta un importante passo in avanti nelle politiche di prevenzione del rischio sismico previste dal governo, in quanto impegna le istituzioni, nazionali e locali, e i tecnici del settore esperti in materia ad operare congiuntamente per un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate. L’analisi della vulnerabilità sismica e il conseguente monitoraggio sismico delle strutture sono elementi centrali del piano di prevenzione messo a punto dal governo che auspichiamo possano estendersi a tutto il territorio nazionale”.
Lo dichiara il presidente della Fondazione Inarcassa, Andrea De Maio, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge n. 140/2023 “Campi Flegrei” approvato dal Consiglio dei ministri il 5 ottobre scorso.
Puntare sulle politiche di prevenzione del rischio sismico
In una fase delicata come quella che attraversa il paese sotto il profilo dei conti pubblici occorre prestare sempre più attenzione alla qualità degli investimenti statali. Questo significa, in un territorio a forte rischio sismico come l’Italia, puntare, nell’ambito degli interventi sul patrimonio edilizio esistente, innanzitutto sulle politiche di prevenzione del rischio sismico, secondo una logica di priorità d’intervento che deve porre, necessariamente, al primo posto la salvaguardia della vita umana.
La proposta di Fondazione Inarcassa
“Siamo pronti a condividere una nostra proposta che ha l’obiettivo di razionalizzare in modo efficace l’utilizzo dei bonus fiscali favorendo la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e, allo stesso tempo, riduce la quota di impegno economico futuro da parte dello Stato nei piani di ricostruzione a seguito di eventi sismici. Se, infatti, mettiamo in moto un meccanismo virtuoso di agevolazione fiscale per l’esecuzione delle attività di verifica dei livelli di sicurezza sismica e per la classificazione, potremo disporre, da subito, di una mappatura capillare dello stato di salute del patrimonio immobiliare (utile in fase di programmazione) e di uno strumento di selezione qualitativa degli investimenti (necessario in fase di accesso agli incentivi fiscali). In prospettiva futura, è evidente che questo tipo di approccio, accompagnato agli interventi di messa in sicurezza sismica ove necessari, favorisce la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e riduce la spesa pubblica nei programmi di ricostruzione. Come Fondazione Inarcassa siamo assolutamente disponibili a confrontarci su questa proposta e sulle altre in materia di prevenzione del rischio sismico con il Parlamento che sarà impegnato già nelle prossime settimane sui lavori di conversione del decreto campi flegrei e sulla legge di bilancio”, conclude De Maio.
Ingegneri in campo per verificare la vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica
Ricordiamo che il decreto-legge, entrato in vigore il 13 ottobre 2023 e presentato alle Camere per la conversione in legge, prevede all’articolo 2 la possibile attivazione di accordi con gli Ordini professionali tecnici. “L’Ordine degli ingegneri della Provincia di Napoli ha già preso contatto con l’Assessore alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza, coordinatore del tavolo tecnico per l’applicazione del decreto Campi Flegrei, per definire le modalità con cui i nostri iscritti potranno contribuire a verificare la vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica, in relazione alla ripresa dell’attività bradismica”, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, Gennaro Annunziata.