Lo scorso 10 novembre si è svolta la riunione della Commissione Consultiva Centrale per il rilevamento del costo dei 56 materiali da costruzione, monitorati dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e riferiti alle dinamiche del primo semestre 2021 rispetto alla media dell’anno 2020.
Alla riunione hanno partecipato, oltre ai rappresentanti del MIMS e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, anche rappresentanti di Ance, Aiscat, Agenzia delle Entrate, Anas, Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Finco, Federcasa, Istat, RFI, Unioncamere. La delegazione Ance è stata guidata dall’ing. Antonio Ciucci.
Tale incontro è propedeutico alla definizione del decreto con il quale il MIMS rileva le variazioni percentuali dei singoli prezzi superiori all’8% intervenute nel primo semestre 2021 e dal quale, dunque, dipenderanno le compensazioni a favore delle imprese.
L’Ance, in funzione di tale decreto, ha svolto un lavoro molto intenso per riuscire ad identificare dati e fonti solidi da un punto di vista metodologico e in linea con la realtà dei cantieri. Un lavoro durato circa due mesi che ha coinvolto tutto il sistema associativo e moltissime imprese. I dati basati su autorevoli fonti nazionali e internazionali sono stati confrontati anche con contratti e fatture raccolti da cantieri in tutta Italia.
Questo lavoro ha portato a definire incrementi percentuali significativi di prezzo, tra il primo semestre 2021 e la media 2020, per 24 materiali (dei 56 complessivi monitorati dal MIMS) ritenuti i più importanti per il settore delle costruzioni. Tali evidenze sono state opportunamente trasmesse al Ministero.
Quest’ultimo, nella documentazione trasmessa in vista della riunione della commissione prezzi, ha evidenziato incrementi percentuali – calcolati come media ponderata dei dati forniti dai tre rilevatori, Provveditorati, Unioncamere e Istat – superiori all’8% per 36 dei 56 materiali oggetto della rilevazione (cfr. Allegato 1).
Su questi, il Ministero, ha, inoltre, calcolato le variazioni percentuali anche per gli anni 2003-2019 per tener conto dei diversi anni di offerta (cfr. Allegato 2).
Con riferimento agli aumenti di prezzo dei 36 materiali riscontrati dal MIMS e riferiti al primo semestre 2021, l’Ance ha evidenziato che per molti di essi tali aumenti sono di intensità molto inferiore rispetto alla realtà dei cantieri. Pur avendo espresso la sua contrarietà all’approvazione delle tabelle, queste sono poi state approvate a maggioranza dalla Commissione e verranno poste alla base del decreto relativo al caro materiali del 1° semestre 2021.
Come in precedenti riunioni della commissione prezzi, l’Ance ha ribadito la necessità e l’urgenza di un aggiornamento della metodologia utilizzata dal Ministero ed ha sottolineato la forte esigenza di rilevare dei prezzi in linea con la realtà di mercato. L’Ance ha inoltre segnalato la necessità di inserire per le rilevazioni alcuni materiali aggiuntivi all’attuale elenco dei 56 monitorati, quali ad esempio energia elettrica, calcestruzzo e gas naturale.
L’Ance continuerà la sua azione in tutte le sedi opportune per far riconoscere alle imprese compensazioni all’altezza degli elevati incrementi di prezzo dei materiali registrati in questi mesi.
Leggi anche: “Caro materiali, Giovannini: entro metà novembre il decreto”