CNA sollecita Governo e Parlamento “a trovare soluzioni efficaci e definitive all’emergenza dei crediti incagliati nel corso dell’iter per la conversione del decreto legge che cancella l’opzione della cessione dei crediti legati agli ecobonus”.
Il testo che domani andrà al voto in Aula alla Camera “non fornisce alcuna risposta e la Confederazione inoltre lamenta che a distanza di oltre un mese dalla riunione del tavolo tecnico presso il MEF non sia stata ancora elaborata la mappa dei crediti in termini di importi e tempo di giacenza nei cassetti fiscali per delineare in modo preciso lo stock dei crediti che il mercato non riesce ad assorbire e definire una soluzione prevedendo l’intervento di un acquirente pubblico. Lo Stato non può abbandonare le imprese che hanno anticipato ai clienti un beneficio economico previsto dalla legge. Al riguardo non è ipotizzabile che la soluzione all’emergenza arrivi da iniziative private soprattutto con riferimento all’urgenza dei tempi”, osserva la CNA.
Infine la Confederazione apprezza alcune correzioni al decreto, come la proroga al 30 settembre per il completamento dei lavori delle unità abitative unifamiliari.
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