“Entro dodici mesi dall’entrata in vigore del” dlgs Carburanti alternativi “le Regioni approvano programmi che prevedono la realizzazione, all’interno delle aree di servizio, di un numero adeguato di punti di ricarica per veicoli elettrici nonché di distribuzione di GNC (gas naturale compresso, ndr) e GNL (gas naturale liquefatto ndr), lungo la tratta italiana della rete autostradale, ivi compresi i relativi raccordi, anche al fine di assicurare la circolazione in connessione con la rete dell'Unione Europea. I punti di rifornimento, di cui al presente comma, devono essere previsti a una distanza non superiore a 100 Km l’uno dall’altro. I concessionari delle aree di servizio individuate provvedono, entro i successivi ventiquattro mesi, all’adeguamento.”
È questa la raccomandazione che le Regioni chiedono di inserire come comma 13 all'articolo 4 del decreto legislativo sulla realizzazione delle infrastrutture per i carburanti alternativi, in attuazione della 2014/94/UE Directive alternative fuel initiative (DAFI), approvato dal Consiglio dei ministri nel settembre scorso.
La suddetta raccomandazione è una delle condizioni poste dalla Conferenza delle Regioni al suo parere positivo dato ieri al provvedimento. Nella riunione di ieri in Conferenza unificata le Regioni hanno subordinato l'ok al decreto all'accoglimento anche del seguente ulteriore emendamento:
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