Le rate scadute e non versate della rottamazione ter e del saldo e stralcio dovute nel 2020, potranno essere pagate entro il prossimo 30 novembre. Questa concessione permette di fatto a circa 300 mila contribuenti di non far decadere i benefici della cosiddetta pace fiscale. Entro la stessa data però, in base a quanto stabilito dal precedente decreto Sostegni, sono da versare anche le rate e il saldo e stralcio 2021, pertanto si potrebbe verificare un ingorgo di scadenze che concede solo 5 giorni di tolleranza successivi alla data stabilita.
Sempre in tema di rottamazione, è stata allungata a 18 rate non pagate la condizione di decadenza dal piano di dilazioni agevolate in corso all’8 marzo 2020. Per questo motivo i soggetti con rateazioni pendenti all’8 marzo 2020 sono stati di diritto riammessi al piano di rientro e la loro la soglia di decadenza dal beneficio è stata elevata a 18 rate non pagate.
Altra importante novità riguarda invece coloro che ricevono nuove cartelle nel periodo 1° settembre-31 dicembre 2021: costoro avranno a disposizione 150 giorni per saldare il conto dal momento della notifica, invece dei canonici 60. Il differimento vale ai fini della decorrenza degli interessi di mora e dell’avvio delle procedure di pignoramento, ma non ai fini della proposizione del ricorso. Il differimento non opera nei confronti delle ingiunzioni fiscali di pagamento degli enti territoriali (essenzialmente, comuni e regioni) per i quali la scadenza rimane fissata a 60 giorni dalla ricezione dell’ingiunzione.
Franco Metta