Il Consiglio dei Ministri n. 42, conclusosi ieri sera, ha approvato, in via preliminare, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”.
Aumento delle quote di immigrazione regolare
Al fine di promuovere l’immigrazione legale, il decreto incrementa le quote di ingresso regolare per motivi di lavoro ed estende le categorie professionali e i settori produttivi coinvolti.
Con un unico atto vengono definiti i criteri dei flussi e si provvede alla programmazione delle quote massime d’ingresso dei lavoratori stranieri per ciascun anno del triennio 2023-2025, ponendo fine all’uso dei provvedimenti transitori.
Inoltre, dando seguito all’analisi dei fabbisogni delle realtà produttive del Paese emersi nel confronto con le associazioni datoriali e sindacali, si introduce la logica incrementale delle quote e si riduce in modo progressivo il divario tra flussi di ingresso e fabbisogni del mercato del lavoro, in modo coerente con la capacità di accoglienza e d’inserimento dei lavoratori stranieri nelle comunità locali.
Previsioni per il triennio 2023-2025
Per il triennio 2023 – 2025 il Governo prevede complessivamente 452.000 ingressi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833.000 unità, come riportato nella tabella:
ANNO INGRESSI PROGRAMMATI FABBISOGNO RILEVATO
2023 - 136.000 274.800
2024 - 151.000 277.600
2025 - 165.000 280.600
Tra le nuove professionalità che potranno essere richieste figurano elettricisti e idraulici. Mentre per quel che concerne il lavoro autonomo e subordinato non stagionale, tra i vari settori interessati dal provvedimento si confermano anche quelli dell’edilizia e della cantieristica navale.
Procedura semplificata
Ricordiamo infine che già con il precedente Decreto flussi (Dpcm 29.12.2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 gennaio 2023) erano state semplificata la procedura di assunzione.
L’assunzione di cittadini stranieri extracomunitari residenti all’estero e sprovvisti di permesso di soggiorno deve avvenire obbligatoriamente previo rilascio di un nulla osta a seguito di apposita domanda trasmessa allo Sportello Unico Immigrazione, nei limiti delle quote di ingresso definite ogni anno dal Decreto flussi.
La semplificazione ha riguardato l’intero iter di autorizzazione all’assunzione, dalla procedura di verifica da parte dei Centri per l’impiego (riguardante l’indisponibilità di lavoratori sul territorio nazionale) sino alla procedura di asseverazione affidata ad associazioni di categoria e professionisti.