La Regione Veneto spiega in un comunicato che “nelle ultime riunioni della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni sono state inserite nello schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) in materia di progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico alcuni parametri fortemente richiesti dal Veneto”.
“Un’importante sottolineatura delle reali necessità delle Regioni – evidenzia l’assessore veneto all’ambiente e alla difesa del suolo - al fine di una gestione collegata direttamente alle zone colpite da episodi calamitosi e meno basata su parametri standard che spesso collidono con le effettive esigenze del territorio. Le risorse, infatti, su nostra proposta sono state allocate su base regionale; inoltre, per quanto riguarda le frane, a questo fenomeno che in Veneto coinvolge oltre seimila siti è stato riconosciuto un coefficiente moltiplicativo pari a 2,10 rispetto all’unità assegnata agli interventi di difesa idraulica”.
“Ovviamente per essere definitive – conclude l’assessore - queste positive scelte dovranno essere confermate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ma, vista la concorde posizione delle Regioni, confidiamo che da parte del governo non vi sia l’ennesimo strappo in senso romanocentrico”.
CONFERENZA STATO-REGIONI. La Conferenza Stato-Regioni del 26 maggio ha reso il parere sullo schema di decreto al quale il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha assegnato 100 milioni di euro.
In Conferenza Stato-Regioni è stato deciso di riequilibrare il rapporto Nord-Sud nella ripartizione del fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico: la suddivisione dei 100 milioni di euro sarà sì destinata al 20 per cento alle Regioni del Centro Nord e per l'80 per cento a quelle del Sud, ma in sede di Finanziaria verranno assegnati fondi statali per le medesime finalità esclusivamente alle Regioni settentrionali in modo da riallineare la ripartizione.
Il Ministero dell'Ambiente e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno assunto l'impegno a trasmettere una nuova stesura del testo che recepisca le proposte emendative delle Regioni ritenute accoglibili.