Il Decreto Genova, nella parte in cui condona gli abusi edilizi di Ischia, finisce al Tar del Lazio. A presentare un ricorso collettivo è il Codacons, che chiama a raccolta tutti i Comuni delle aree interessate dai recenti terremoti e i proprietari di immobili danneggiati ubicati nelle medesime zone.
Il Decreto legge 28 settembre 2018, n. 109 prevede importanti interventi per far rifiorire i paesi del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017, ma definisce le istanze di condono relative esclusivamente agli immobili danneggiati o distrutti dal sisma del 21 agosto 2017, ossia dei Comuni del territorio di Ischia – spiega il Codacons – Dunque l’approvazione del c.d. Decreto Genova si posiziona come pietra tombale su tutti gli abusi consumati sull’Isola di Ischia permettendo una vera e propria sanatoria generalizzata di tutte le costruzioni illegali realizzate in un’area gravata da vincoli paesaggistici e idrologici.
Tale legge, tuttavia, presenta evidenti aspetti di illegittimità costituzionale, introducendo disposizioni nell’esclusivo interesse dei cittadini Ischitani, senza nessun riferimento ai cittadini delle popolazioni colpite nel 2016 dal terremoto, che in massa stanno protestando contro il provvedimento del Governo. Ad aggravare il decreto in termini di possibile illegittimità, il fatto che l’introduzione di disposizioni a favore dei soli residenti di Ischia si appalesi come conflittuale rispetto ai principi di salvaguardia del paesaggio sanciti dall’articolo 9 della Costituzione.
“Appare evidente come l’attività del Governo sia stata intrapresa in palese elusione dei basilari principi di partecipazione, compartecipazione e collaborazione con i Comuni e le Regioni interessate dai recenti sima, oltre che con gli enti espressivi degli interessi locali e settoriali – spiega il presidente Carlo Rienzi – Pertanto abbiamo deciso di presentare un ricorso collettivo al Tar del Lazio contro il Decreto Genova al quale potranno partecipare i comuni interessati dai recenti terremoti e i proprietari di immobili danneggiati che non hanno goduto delle sanatorie previste dal Governo unicamente per Ischia. Ricorso che non è certo finalizzato a legittimare gli abusi edilizi, ma ad ottenere equità e parità di trattamento per tutti i cittadini. Se non saranno annullate come auspichiamo le disposizioni contenute nel decreto in violazione dell’art 9 della Costituzione, le stesse misure dovranno allora essere estese a tutti i comuni che versano nella medesima situazione di Ischia” – conclude Rienzi.