“Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, previa intesa con la Conferenza unificata, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite le prescrizioni per la posa in opera degli impianti di produzione di calore da risorsa geotermica, ovvero sonde geotermiche, destinati al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici, e sono individuati i casi in cui si applica la procedura abilitativa semplificata di cui all'articolo 6”.
È quanto stabilisce l'articolo 7, comma 4, del decreto legislativo n. 28/2011. Dato che il suddetto provvedimento ad oggi non è stato ancora emanato, alcuni senatori hanno presentato in commissione Industria una interrogazione ai Ministri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle infrastrutture e dei trasporti, con la quale “si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano attivarsi e in che tempi affinché la citata disciplina venga emanata secondo i più alti standard tecnologici esistenti al fine di favorire l'efficienza energetica e la salvaguardia dell'ambiente”.
GIACOMELLI: IL DECRETO SARÀ ADOTTATO IN TEMPI BREVI. Nella sua risposta, il sottosegretario al Mise Giacomelli spiega che il Ministro dello sviluppo economico ha istituito un gruppo di lavoro che ha delineato un testo base per lo schema di decreto.
“Affinché la citata disciplina possa rispondere ai più alti standard tecnologici esistenti, si è esaminata nel dettaglio – aggiunge Giacomelli - la rispondenza, rispetto alle finalità del decreto, della normativa tecnica elaborata dall’UNI, l’Ente italiano di normazione, nella quale, in particolare, vengono definiti i criteri per l'installazione, il dimensionamento e la progettazione dei sistemi geotermici a pompa di calore oltre che i requisiti ambientali. Come sottolineato nell'interrogazione, il decreto costituisce inoltre l’occasione per procedere al riordino normativo sugli impianti geotermici a bassa entalpia: si è reso, quindi, necessario il confronto con i provvedimenti già emanati in materia dalle Regioni e dalle Provincie autonome”.
“Sulla base delle attività descritte, conclude il sottosegretario, “lo schema di decreto, già predisposto nelle sue linee principali, potrà essere adottato in tempi brevi”.
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