Efficientamento energetico

Decreto incentivi Fer elettriche non FV, le proposte di Anie Rinnovabili

ANIE Rinnovabili ha presentato al Comitato Energia di Confindustria le proprie osservazioni

giovedì 28 maggio 2015 - Redazione Build News

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Si è tenuta in questi giorni la riunione del Comitato Energia di Confindustria che dovrà portare le posizioni di Confindustria al Governo sulla bozza di Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico sui meccanismi di incentivazione delle energie rinnovabili diverse dal fotovoltaico per il 2015-2016 (leggi qui).

ANIE Rinnovabili ha presentato un documento dettagliato di proposte e osservazioni che Confindustria si farà carico di sottoporre, in quanto interlocutore privilegiato, al Ministero dello Sviluppo Economico, in un’ottica di salvaguardia dell’intero settore.

LE POSIZIONI DI ANIE. L'Associazione, in particolare, osserva che la bozza di Decreto del MISE rischia di ridimensionare fortemente il mercato delle rinnovabili perché, oltre a ridurre drasticamente gli incentivi e rendere insostenibili il ritorno economico e la finanziabilità dei progetti, non tiene conto né del reale sviluppo delle diverse fonti nel corso degli anni né delle reali assegnazioni avvenute nelle aste e registri precedenti.

Nel testo del decreto si nota una sproporzione nell’assegnazione delle risorse a favore di impianti a biomasse e biogas, a scapito di impianti mini idro, mini eolico e termodinamici, che in Italia hanno ricadute occupazionali notevoli e un alto livello di sviluppo tecnologico.

PROPOSTE. Tra le proposte di ANIE Rinnovabili: supportare maggiormente gli impianti mini-eolici e segmentare le diverse taglie con tariffe in decrescita ma sostenibili e con ammortamenti fiscali accelerati o esenzioni fiscali per nuovi investimenti; incentivare i piccoli impianti termodinamici, idonei al mercato italiano, caratterizzati da un’efficienza maggiore rispetto a quelli di grossa taglia, aumentando la quota di potenza e assegnando maggiori risorse agli impianti che oltre le ore diurne effettuano accumulo termico con fonti rinnovabili rispetto agli impianti che invece utilizzano il gas; infine alzare la soglia degli impianti mini idro ad acqua fluente che accedono direttamente agli incentivi fino a 250 kW, al pari degli impianti su canali o reti.


Leggi anche: "Incentivi FER elettriche non FV, dalle associazioni critiche alla bozza di decreto"


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