Efficientamento energetico

Decreto incentivi Fer elettriche non FV: “Misure insufficienti”

Secondo assoRinnovabili la bozza di decreto non garantisce un quadro di ulteriore sviluppo del settore

martedì 26 maggio 2015 - Redazione Build News

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“La bozza di decreto sui meccanismi di incentivazione per le rinnovabili elettriche (escluso il fotovoltaico) per il biennio 2015-16 è l'ennesima brutta sorpresa per gli imprenditori green italiani. Il tanto atteso "decreto incentivi", infatti, non appare sufficiente a garantire un quadro di ulteriore sviluppo”.

Così assoRinnovabili commenta lo schema del nuovo decreto sugli incentivi alle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche per il periodo dal secondo semestre 2015 al 31 dicembre 2016, inviato dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Conferenza Stato Regioni per il parere. 

POSITIVI ALCUNI PUNTI. "Dopo mesi di attesa - commenta Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili - abbiamo finalmente un testo da analizzare che contiene alcuni elementi positivi come, ad esempio, la possibilità di accedere alle tariffe del DM 6 luglio 2012 per gli impianti che entreranno in esercizio entro un anno dall’uscita del nuovo Decreto, il riconoscimento del primo criterio di priorità per gli impianti idonei ma esclusi dai registri precedenti per esaurimento dei contingenti ed, infine, in tema di manutenzioni, la possibilità di utilizzare componenti rigenerati.”

I PUNTI NEGATIVI. Le buone notizie si fermano però qui. “Allo stesso tempo - continua Re Rebaudengo - la bozza, oltre ad interessare un orizzonte temporale molto breve, solo fino al 1° dicembre 2016, riduce i contingenti incentivabili al punto da non sanare nemmeno tutte le istanze non ammesse ai registri precedenti. Anche l’entità degli incentivi è drasticamente ridotta (fino al 40% in meno al mini eolico, fino al 18% in meno per il mini idroelettrico e fino al 17% per i piccoli impianti a biomasse e biogas) impedendo, di fatto, nuove installazioni e bloccando lo sviluppo di un settore che ha generato occupazione, senza contare i benefici per l'ambiente e la nostra salute e che, non ultimo, ci ha resi più indipendenti dai produttori di energia da fonti fossili."

assoRinnovabili si dichiara “ancora fiduciosa che il Mise rifletta su queste osservazioni e, pur comprendendo il momento economico, adotti una strategia maggiormente green”.

Leggi anche: “Incentivi FER elettriche non FV, dalle associazioni critiche alla bozza di decreto

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