Slitta il parere delle Regioni e degli Enti locali sullo schema di decreto di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, predisposto dal Ministero dello Sviluppo economico.
Il parere, atteso nella Conferenza Unificata di ieri 13 dicembre, è stato rinviato – su richiesta delle Regioni - a una prossima riunione della Conferenza.
IL NODO GEOTERMIA. La Regione Toscana spiega in un comunicato di aver ottenuto “un arresto dell'iter di approvazione del decreto che escludeva la geotermia dagli incentivi per le rinnovabili. E il presidente Rossi, dopo la sua battaglia avviata a Larderello contro una scelta che distruggerebbe l'economia di interi territori e sopprimerebbe migliaia di posti di lavoro, dovrà essere ricevuto dal ministro Di Maio.
Le Regioni all'unanimità hanno infatti concordato di porre al Governo la richiesta di rinviare il parere sullo schema di decreto sulle rinnovabili alla prossima Conferenza unificata chiedendo che il Governo stesso, nella persona del ministro allo sviluppo economico Luigi Di Maio, riceva in via preliminare il presidente Enrico Rossi come richiesto il 9 novembre scorso.
Lo ha comunicato l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni che ha partecipato alla Conferenza unificata che si è svolta a Roma in rappresentanza del presidente Rossi.
Dopo la commissione ambiente e energia del 6 dicembre scorso, nella quale la Regione Toscana ha espresso la propria contrarietà al testo del decreto che prevede l'esclusione della fonte geotermica dalle politiche di incentivazione con pesanti conseguenti ricadute occupazionali e di sviluppo del territorio, Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza Stato-Regioni, durante la conferenza di oggi, a nome di tutte le Regioni italiane ha proposto il rinvio dell'espressione del parere e l'incontro urgente dal presidente Rossi da parte del ministro Di Maio.
A questa richiesta si è associato il ministero dell'ambiente che sulla bozza di decreto ha palesato la necessità di ulteriori approfondimenti prima dell'espressione del parere. L'Anci nazionale ha condiviso e sostenuto la posizione della Regione Toscana ribadendo l'importanza dell'energia geotermica per i territori toscani e in generale per la politica energetica del Paese.
Dopo la notizia della prossima approvazione di un decreto ministeriale che escluderebbe la geotermia dai sistemi di incentivazione sulle rinnovabili, la Toscana ha avviato una dura battaglia per reinserire nel testo questa fonte energetica.
Con una lettera inviata al ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, il presidente Enrico Rossi ha chiesto un incontro urgente per rappresentargli di persona gli scenari rovinosi che si aprirebbero se il decreto ministeriale fosse confermato nella forma attuale. La scelta operata dal Governo, che Rossi e poi l'assessore Federica Fratoni con un conseguente appello hanno condannato come "irresponsabile", distruggerebbe l'economia di interi territori, con effetti drammatici che si ripercuoteranno in primis sui lavoratori e sulle loro famiglie.
Un quadro preoccupante non solo per la Toscana, ma più in generale per l'Italia, se si tiene conto che la geotermia è una delle poche fonti rinnovabili programmabile, efficiente e competitiva, con un patrimonio storico ed economico che fa parte del sistema elettrico nazionale, di cui contribuisce a soddisfare le esigenze".
IDROELETTRICO, FOSSON (PRESIDENTE VALLE D'AOSTA): "IL DECRETO CI PENALIZZA”. "Sono sceso per la prima volta a Roma per rappresentare il nuovo Governo autonomista della Valle D'Aosta. Il decreto sulle energie rinnovabili ci penalizza, perché diminuisce gli incentivi sull'idroelettrico che in Valle D'Aosta sono le più utilizzate”, ha dichiarato l Presidente della Valle D'Aosta, Antonio Fosson.
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