Disposizioni relative agli eventi sismici della regione Molise e dell’area Etnea, e altre norme relative agli eventi sismici dell’Abruzzo nell’anno 2009, del centro Italia negli anni 2016 e 2017 e nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno dell’Isola di Ischia nel 2017.
È quanto prevede la bozza del decreto legge recante “Disposizioni urgenti per eventi sismici”, che questa settimana dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri insieme al decreto legge Sblocca-cantieri.
Ricordiamo che la scorsa settimana le delegazioni di Anci Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria hanno incontrato avuto il sottosegretario alla Ricostruzione Vito Crimi nella sede nazionale dell’Associazione. “Siamo soddisfatti della presenza del sottosegretario Crimi che ha inteso incontrare i comuni per condividere i contenuti dei provvedimenti sulla ricostruzione che il governo sta per varare, riaffermando così la collaborazione coi sindaci che da sempre sono il primo terminale delle emergenze sul territorio”, ha detto il presidente dell’Anci Antonio Decaro aprendo l’incontro cui hanno preso parte il capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borelli e il commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini. All'incontro erano presenti: Maurizio Mangialardi, in qualità di coordinatore delle Anci regionali e presidente di Anci Marche; i presidenti di Anci Lazio e Anci Umbria, Nicola Marini e Francesco De Rebotti; e il segretario generale di Anci Abruzzo, Massimo Luciani. Con loro anche i sindaci di Norcia Nicola Alemanno, di Teramo Gianguido D’Alberto e di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo.
Durante il confronto con Crimi gli amministratori hanno ribadito le richieste emerse dal confronto con i sindaci delle regioni del Centro Italia. A partire dalla necessità di varare una Cabina di coordinamento della ricostruzione che, una volta munita di un metodo e di un calendario stringente di lavoro, deve diventare l’unico e unitario tavolo centrale di collegamento tra commissario, Regioni e comuni, garantendo il raccordo con i Comitati istituzionali regionali.
Importante anche il capitolo di richieste legato alle possibili deleghe ai comuni di funzioni esercitate da altre amministrazioni. Su questo punto i comuni colpiti dal sisma in centro Italia si sono detti concordi sulla possibilità di accettare funzioni ulteriori esclusivamente su base volontaria, e in ogni caso collegate ad un adeguato conseguente potenziamento della dotazione organica e strumentale. Allo stesso tempo al rappresentante di governo è stata segnalata la necessità di definire un indirizzo univoco per l’esercizio della delega, nello specifico per la parte urbanistica anche ai fini dell’assegnazione contributo ricostruzione, non interpretabile come accaduto in alcuni casi per l’assegnazione del contributo di autonoma sistemazione.
Durante l’incontro, i rappresentanti delle Anci regionali hanno confermato la richiesta di una ulteriore dotazione straordinaria di personale tecnico e amministrativo a tempo determinato, per rafforzare l’organico sia degli uffici comunali che degli uffici speciali per la ricostruzione. Nello specifico, Anci ha precisato la necessità di fissare un vincolo temporale ragionevole per evitare la mobilità del personale assunto a tempo indeterminato; così come di assicurare l’immediato turnover del personale che andrà in pensione in virtù della cd. “Quota 100”.
Infine, l’auspicio formulato dagli amministratori comunali al sottosegretario Crimi è stato anche quello di ottenere un testo unico che fornisca una cornice legislativa per il Sisma Centro Italia senza rimandare a norme diverse, così da favorire la semplificazione sia per quanto riguarda la ricostruzione pubblica che quella privata. Mentre appare necessario un rafforzamento della Struttura commissariale e di quella regionale dell’ufficio speciale per la ricostruzione, così da migliorare l’interlocuzione con i comuni e accelerare la gestione delle procedure.
In allegato lo schema del decreto-legge Sisma aggiornato al 14 marzo 2019