Nel decreto-legge per il rafforzamento della capacità amministrativa delle PA, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, è contenuta la norma che prevede l’istituzione dell’Unità di missione “attrazione e sblocco degli investimenti” presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, volta a facilitare, indirizzare e sburocratizzare le procedure per attrarre gli investimenti in Italia.
Lo segnala il Mimit in una nota.
La nuova Unità di missione costituisce un ulteriore tassello nella strategia complessiva del Ministero volta a incentivare e sbloccare gli investimenti nel nostro Paese.
Il Mimit si è infatti già dotato di strumenti che vanno in tal senso, tra cui lo «sportello unico» per l’accompagnamento degli investitori internazionali e di un fondo per il potenziamento dell'attività di attrazione degli investimenti esteri, con una dotazione di 5 milioni di euro annui.
Un’ulteriore misura già in campo prevede che il Mimit abbia la possibilità di ampliare il proprio potere sostitutivo in caso di inerzia delle amministrazioni centrali nei procedimenti legati a investimenti rilevanti per il sistema produttivo nazionale, per almeno 25 milioni di euro e aventi ricadute occupazionali significative.
Tra gli strumenti già attivi si segnala, inoltre, una misura che permette di ridurre rallentamenti o veti di pubbliche amministrazioni quando vi siano progetti di interesse nazionale per investimenti di oltre 400 milioni di euro relativi ai settori di rilevanza strategica, come la microelettronica e dei semiconduttori, delle batterie, del supercalcolo e calcolo ad alte prestazioni, la cybersicurezza, l'internet delle cose (IoT), la manifattura a bassa emissione di Co2, dei veicoli connessi, autonomi e a basse emissioni, la sanità digitale e intelligente e l'idrogeno.
Questa strategia complessiva sull’attrazione degli investimenti in Italia è stata recentemente illustrata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in una serie di incontri con investitori e aziende estere, tra cui quelle spagnole, svizzere, ceche, tedesche e polacche.
Nel DL PA è stata anche inserita la norma finalizzata a garantire la continuità del servizio per i lavoratori di Almaviva Contact. La disposizione permetterà ai dipendenti della società di continuare a operare almeno fino al 31 dicembre prossimo, attraverso uno stanziamento di 5 milioni di euro volti a ripristinare il servizio di contact center “1500”.
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