Il 24 luglio 2024 il Decreto Salva Casa è diventato legge. La norma, che è entrata ufficialmente in vigore, rispetto alle prime versioni, è stata modificata. Tra le novità più importanti è stato introdotto il recupero del sottotetto attraverso delle procedure semplificate, che permettono di non rispettare le distanze minime tra due edifici vicini. Da segnalare, inoltre, alcuni cambiamenti relativi alle tolleranze costruttive e sulle demolizioni.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono state le novità più importanti introdotte nel Decreto Salva Casa.
Decreto Salva Casa, le novità più importanti
Fortemente voluto da Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, il Decreto Salva Casa ha sostanzialmente modificato le regole abilitative del parco immobiliare italiano. In Senato - con 106 sì, 68 no ed un astenuto - è arrivato il definitivo via libera al decreto. Alcune modifiche sono state successivamente introdotte in fase di conversione.
Una delle novità più importanti riguarda i sottotetti. Grazie ad un emendamento nel testo finale è stato introdotta la possibilità di recuperare i sottotetti attraverso delle procedure semplificate. Nel rispetto dei limiti e delle procedure previste dalle singole regioni, è possibile derogare le distanze tra due edifici confinanti. In modo molto pragmatico, nel momento in cui si effettua un intervento di recupero del sottotetto è possibile effettuare i lavori anche quando non vengono rispettate le distanze minime tra gli edifici.
Anche per i micro appartamenti sarà possibile rilasciare il certificato di agibilità. Scende, in altre parole, la superficie minima per persona, che passa da 28 a 20 metri quadrati. Per due persone passa da 38 a 28 metri quadrati. Si riducono anche le altezze minime interne, che scendono da 2,70 a 2,40 metri. È importante, però, che i locali siano all’interno di edifici migliorati o ristrutturati, in modo che siano garantite tutte le condizioni igienico-sanitarie necessarie.
Decreto Salva Casa, vengono regolarizzati gli interventi edilizi
Attraverso il Decreto Salva Casa è stata introdotta una norma, che permette di regolarizzare gli interventi edilizi eseguiti in parziale difformità rispetto al titolo, prima che venisse introdotto il permesso di costruire. L'operazione, che impatterà sui titoli rilasciati prima del 1977, può essere effettuata attraverso una procedura semplificata. Questo significa, in altre parole, che è possibile regolarizzare un immobile - dopo aver interpellato le amministrazioni competenti - con una semplice Scia. E dopo il pagamento di una sanzione.
Per determinare l’anno nel quale è stata effettuata la variante all’immobile ci sono diverse opzioni. Si possono, infatti, utilizzare:
- informazioni catastali;
- riprese fotografiche;
- estratti cartografici;
- documenti d’archivio;
- altri atti pubblici o privati.
Nel caso in cui non sia possibile determinare la data sarà necessario interpellare un tecnico incaricato, il quale potrà attestare il periodo di realizzazione con una propria dichiarazione e assumendosi la responsabilità delle proprie affermazioni.
Ma non solo. Le eventuali difformità parziali, che si possono realizzare nel corso dell’esecuzione dei lavori oggetto di un titolo abilitativo, sono soggette alla disciplina delle tolleranze costruttive, nel caso in cui siano state accertate con un sopralluogo o con un’ispezione da parte dei funzionari, che dovevano verificare le conformità edilizia.
Il Decreto Salva Casa e lo Stato legittimo
Tra le novità introdotte dal Decreto Salva Casa una riguarda lo stato legittimo. Per determinarlo si dovrà fare riferimento all’ultimo titolo abilitativo rilasciato. Ad ogni modo spetterà sempre all’amministrazione competente verificare la legittimità dei titoli pregressi.
Ma non solo. È possibile il cambio di destinazione d’uso all’interno della stessa categoria funzionale e tra le seguenti categorie:
- residenziale;
- turistico-ricettiva;
- produttiva-direzionale;
- commerciale.
Il cambio di destinazione d’uso è possibile nel caso in cui gli immobili siano collocati nelle zone A, B e C.
Sono state introdotte - almeno per gli interventi che sono stati realizzati prima del 24 maggio 2024 - delle tolleranze. Ecco cosa ha previsto il legislatore:
- sono tollerati degli scostamenti fino al 6% per le unità immobiliari sotto i 60 metri quadrati;
- fino al 5% per quelle sotto i 100 metri quadrati;
- fino al 4% per quelle tra i 100 e i 300 metri quadrati;
- fino al 3% per quelle tra i 300 e i 500 metri quadrati;
- fino al 2% per quelle superiori ai 500 metri quadrati.
Importante novità introdotta dal Decreto Salva Casa sono le nuove categorie di interventi in edilizia libera. Viene data la possibilità di realizzare delle vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti nei porticati. È possibile, inoltre, installare delle strutture di protezione dal sole e dalle intemperie, come delle tende a pergola con telo retrattile o elementi regolabili. Come, per esempio, le tende bioclimatiche.