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Decreto “salva-casa”, Salvini: “La prossima settimana in Consiglio dei Ministri”

“L'obiettivo è sanare le piccole irregolarità interne e liberare le case degli italiani dalla burocrazia”, ha detto il titolare del Mit e vicepremier ad Agorà su Rai3

venerdì 17 maggio 2024 - Redazione Build News

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La prossima settimana sarà all'esame del Consiglio dei ministri il “decreto salva-casa”. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, ad Agorà su Rai3.

“L'obiettivo è liberare le case degli italiani dalla burocrazia", ha dichiarato Salvini. “Il decreto salva-casa non è un condono. La maggioranza delle case degli italiani ha piccoli problemi interni, bagnetti, finestre, verande, soppalchi, tende. Milioni di case di italiani sono bloccate della burocrazia, il nostro obiettivo è sanare queste piccole irregolarità interne. Se uno si è fatto due piani in più la risposta è l'abbattimento, ma se uno ha 8 metri quadri di cameretta fatta dal nonno 30 anni fa è giusto che possa andare in Comune, pagare e tornare proprietario serenamente del suo immobile”, ha detto il titolare del Mit.

Ricordiamo che il Mit ha annunciato il 4 aprile scorso una bozza di norme che mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli Ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano.

La risposta di Salvini a un'interrogazione

Il 18 aprile scorso Salvini ha risposto in question time al Senato a un'interrogazione sulla regolarizzazione delle piccole difformità. “Il tema casa e le difformità interne alle quattro mura domestiche riguardano - secondo una stima dell'Ordine degli ingegneri - ben più della metà delle case degli italiani. Il nostro obiettivo è salvare quelle case da una normativa frammentata (a differenza dell'Europa, che vorrebbe tassarle), andando a regolamentare tutto quello che c'è all'interno delle mura domestiche: la cameretta per il secondo figlio, l'antibagno, l'anticamera, il soppalco, la veranda, la finestra spostata di 20 centimetri rispetto alla piantina originaria di quarant'anni prima”, ha detto Salvini al questione time al Senato.

“Noi viviamo tutti in condomini o in abitazioni singole: case che hanno subito ristrutturazioni negli anni, a carico dei precedenti proprietari, del nonno, del genitore, dell'eredità. L'obiettivo di oggi, come abbiamo illustrato a tutti gli operatori, dopo numerose riunioni sul piano casa, è di arrivare entro la fine di maggio all'esame di quest'Aula del Parlamento con alcune modifiche che riguardano - ripeto - non gli abusi esterni, ma tutto quello che c'è all'interno delle quattro mura: difformità formali legate alle incertezze interpretative, che per tanti immobili bloccano la possibilità di vendere o comprare casa; difformità edilizie interne alle case, ovvero quelle modifiche derivanti da manutenzione ordinaria o straordinaria, che attengono alla disciplina delle tolleranze costruttive, di cui aumenteremo la percentuale; difformità che potevano essere sanate all'epoca di realizzazione, ma non più sanabili oggi, a causa della disciplina della doppia conformità”, ha aggiunto.

“Stiamo inoltre intervenendo sulla possibilità di ampliare i cambi di destinazione d'uso per rendere più agevoli le variazioni di utilizzo di una unità immobiliare o di un immobile. Tutto questo per liberare gli uffici comunali da milioni di pratiche, per incassare quello che i cittadini vogliono poter pagare, pur di tornare totalmente padroni del loro bene”, ha detto il vicepremier.

“Si tratta nel complesso, quindi, non di un condono per chi ha costruito la villa in riva al mare, lungo il fiume, in aree protette architettonicamente o idrogeologicamente pericolose - se uno ha la cameretta per il secondo figlio ereditata dal nonno o dal genitore, penso sia più utile che paghi al Comune una quantità di denaro per poter tornare tranquillamente in possesso della propria abitazione - con l'obiettivo finale di diminuire il costo degli affitti. Infatti, se si riportano sul mercato milioni di immobili che oggi sono bloccati, si fa un buon servizio alla pubblica amministrazione e si arriva ad abbassare il costo degli affitti, soprattutto nelle grandi città.

L'impegno entro maggio è che questo lavoro che stiamo portando avanti da un anno e mezzo - unico Governo che se n'è fatto carico - diventi realtà”, ha concluso Salvini.

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