Entro il prossimo 30 giugno i Comuni e le Regioni dovranno adeguare i propri ordinamenti alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 222/2016 'Scia2' che impatta in modo rilevante sui regimi amministrativi dei diversi procedimenti relativi all’edilizia e alle attività produttive.
Al fine di supportare i Comuni in tale complesso lavoro di revisione dei propri modelli operativi e di agevolare il processo di semplificazione in atto, l'Anci ha pubblicato il sesto quaderno tecnico che si concentra in particolare sui procedimenti edilizi.
Il documento – IN ALLEGATO - vuole offrire spunti di riflessione e pratici schemi operativi già in linea con le novità introdotte dal decreto 'Scia2', con l’auspicio che possa costituire un vademecum utile alla costruzione di linee guida per facilitare anche il rapporto dei Comuni con cittadini e imprese. Ciò in quanto l’individuazione puntuale operata dal decreto legislativo n. 222/2016 di quali procedimenti siano soggetti a quali diversi regimi amministrativi favorisce la maggiore comprensione, da parte di cittadini e imprese, degli adempimenti dovuti per l’esercizio delle attività private e delle relative procedure.
Dunque, nel Quaderno sono ordinate le disposizioni che regolano i procedimenti amministrativi relativi all’attività edilizia stabiliti dal decreto legislativo n. 222/2016 mentre nella definizione delle proposte di modulistica operativa allegate è stato altresì considerato quanto previsto dal DPR 13 febbraio 2017, n. 31 “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo 2017 (LEGGI TUTTO).
Il Quaderno offre agli amministratori e agli 8 mila Municipi una modulistica aggiornata su tutti i tipi di adempimento necessari a seconda della fattispecie di intervento edilizio, chiarendo, inoltre, una delle maggiori innovazioni che il decreto apporta, ovvero quella del regime amministrativo da adottare per i singoli interventi. Che, in alcuni casi, possono ora essere effettuati anche senza dare comunicazione al Comune: l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici o la pavimentazione del giardino condominiale – magari con installazione di giochi per bambini – sono solo alcuni degli esempi in tal senso.