In merito al decreto 'Sisma 2' (DL n. 8/2017), approvato il 23 marzo dalla Camera e inviato al Senato, il Consiglio nazionale degli ingegneri ricorda, nella circolare n. 34 di oggi 29 marzo, che nell'ambito dell'esame alla Camera “la Rete Professioni Tecniche è stata impegnata in una costante interlocuzione con la Commissione Ambiente e con i relatori del provvedimento, a partire dall'audizione tenutasi il 27 febbraio, nel corso della quale fu sottoposto all'attenzione dei Deputati un pacchetto di proposte di modifica, maturate in seno ad un gruppo di lavoro dedicato”.
LE PROPOSTE DELLA RPT RECEPITE. “Da un'analisi del testo del provvedimento licenziato dalla Camera dei Deputati, abbiamo registrato il recepimento di gran parte delle proposte più rilevanti avanzate dalla RPT; in particolare, sono stati approvati gli emendamenti:
- 1.38 Pellegrino, sull'affidamento degli incarichi da parte dei Comuni a professionisti iscritti agli Ordini e Collegi, che sostituisce la generica locuzione di "esperti di particolare e comprovata specializzazione";
- 9. 7. Crippa, relativo ai rapporti fra il direttore dei lavori e le imprese invitate a partecipare alla selezione per l'affidamento dei lavori;
- 13. 16. Il Governo, sulle modalità di riconoscimento del compenso dovuto al professionista qualora l'edificio, dichiarato non utilizzabile secondo procedure speditive disciplinate da ordinanza di protezione civile, sia classificato come agibile secondo la procedura AeDES;
- 13. 8. Grippa, relativo agli standard professionali nella predisposizione delle schede AeDES, e all'organizzazione di corsi gratuiti da parte del Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con gli Ordini professionali;
- 18. 048 Il Governo, in materia di alienazione degli immobili situati nei Comuni colpiti dagli eventi sismici”.
NON ACCOLTA LA PROPOSTA SUI PROFESSIONISTI VOLONTARI CHE SI OCCUPANO DEI SOPRALLUOGHI DI AGIBILITÀ DEGLI EDIFICI. Invece, non è stata recepita “la proposta riguardante i professionisti volontari che si occupano dei sopralluoghi di agibilità degli edifici, che era finalizzata alla introduzione di una indennità fissa giornaliera, calcolata forfettariamente sul reddito medio di categoria”.
Sulla questione “si è articolata una discussione dai profili giuridici particolarmente controversi. Le riserve maggiori sono state espresse dal Dipartimento della Protezione Civile; alla luce di quanto esposto, si è dunque provveduto ad avviare un immediato confronto con gli uffici tecnici di quest'ultimo per sviluppare una proposta legislativa condivisa che superi alcuni scogli tecnico-normativi, e metta ordine nella disciplina dei professionisti volontari, allo scopo di agevolare le procedure di intervento, di rimborso delle spese e di indennizzo per il mancato guadagno”.
Il Cni invierà ai presidente degli Ordini “ulteriori aggiornamenti sui successivi interventi della Rete Professioni Tecniche nel seguito dell'iter di esame del provvedimento”.
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