Lo scorso 28 giugno è stato approvato dal Senato il DL Sisma che ha fatto proprie molte delle proposte avanzate dalla Rete Professioni Tecniche in occasione di una precedente audizione. Ora il provvedimento è atteso alla Camera per la definitiva conversione in legge.
Come richiesto dalla RPT il DL Sisma prevede un iter semplificato per sistemare le lievi difformità edilizie delle case delle zone colpite dal terremoto del 2016 e 2017. In questo caso si potrà presentare una Scia in sanatoria, pagare una multa fino a un massimo di circa 5mila euro e accedere comunque alle risorse per la ricostruzione. Gli interventi di ricostruzione o di recupero degli immobili distrutti o danneggiati dal terremoto, inoltre, potranno ricomprendere anche adeguamento antincendio ed eliminazione delle barriere architettoniche. E’ stata poi riaperta la finestra per poter depositare agli uffici della ricostruzione la documentazione necessaria per effettuare gli interventi di immediata esecuzione per danni lievi. La documentazione potrà essere depositata entro il 31 dicembre 2018, con possibilità di proroga massimo fino al 31 luglio 2019. Per edifici situati nei centri storici, nel caso l'intervento non sia immediatamente autorizzabile, il termine per il deposito è 150 giorni dall'approvazione del piano attuativo o 150 giorni dalla deperimetrazione dell'area classificata come centro storico. Di conseguenza il termine entro quale i tecnici devono compilare le schede Aedes è stato differito al 31 dicembre 2018.
Sempre su proposta della Rete è stato dato il via libera alla procedura accelerata relativa alle piccole difformità che bloccano la procedura di ricostruzione degli edifici nelle aree colpite dal sisma. In presenza di domande di sanatoria edilizia pendenti, la certificazione di idoneità sismica, ove richiesta per adozione del provvedimento di concessione o di autorizzazione in sanatoria e dell’agibilità, è sostituita da perizia del tecnico incaricato del progetto di adeguamento e miglioramento sismico. Infine è stata accolta la proposta di far partecipare alla Conferenza permanente per la ricostruzione, oltre agli enti parco, anche gli altri enti di area naturale protetta.
Esprimiamo soddisfazione – afferma la Rete – per l’accoglimento, nell’articolato del DL Sisma, di molte delle proposte che avevamo avanzato. Ci auguriamo che nel prossimo passaggio alla Camera il provvedimento non subisca modifiche che possano alterarne l’utilità. A questo proposito, siamo come sempre disponibili ad offrire alla Commissione preposta il nostro contributo.
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