“Per contrastare il precariato si procederà anche all’estensione dell’equo compenso”, introdotto con l’art. 19-quaterdecies del Decreto legge n. 148/2017 (Decreto fiscale).
Lo prevede il Documento di Economia e Finanza 2019 (DEF), nella sezione III Programma Nazionale di Riforma, approvato il 9 aprile dal Consiglio dei ministri.
PRATICANTI TUTELATI DALL'EQUO COMPENSO. A margine del 57° Congresso nazionale dell'Unione giovani dottori commercialisti (Ungdcec) al Lingotto di Torino, il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone ha detto a ItaliaOggi che “la finalità da perseguire è estendere l'equo compenso pure a professioni non ordinistiche”. Riguardo alle “nuove leve”, il Governo mira a “garantire una contribuzione, una remunerazione”, in modo da tutelare la loro dignità nello svolgimento del lavoro, “soprattutto nelle fasi iniziali, che comportano diversi ostacoli e molte difficoltà. È il modo per avvicinare i giovani alle libere professioni e tutelare chi già le esercita a 360 gradi”, ha spiegato il sottosegretario a ItaliaOggi.
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