“Per ridare slancio agli appalti pubblici e superare le incertezze interpretative che sono emerse, si rende necessario modificare il Codice dei contratti pubblici. Il principio sarà quello di semplificare le procedure e, in tal modo, promuovere una maggiore trasparenza dell’amministrazione. La semplificazione riguarderà anche la fase di programmazione relativa alle delibere CIPE, con un collegamento più stretto con il lavoro progettuale delle stazioni appaltanti”.
È quanto si legge a p. 71 della Nota di aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) 2018, arrivata in Parlamento.
PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO (PPP). Il Governo “intende inoltre valorizzare il Partenariato Pubblico-Privato (PPP). La definizione di un contratto standard PPP è già ad uno stadio avanzato di elaborazione. Unitamente alla matrice dei rischi e al capitolato di gestione, essa fornirà una guida alle amministrazioni pubbliche per la strutturazione in dettaglio delle operazioni di PPP e la redazione dei relativi atti e documenti negoziali, apportando i seguenti vantaggi: i) una maggiore competitività del Paese a livello internazionale; ii) il miglioramento delle capacità tecniche e negoziali delle pubbliche amministrazioni nella gestione delle operazioni di PPP; iii) la definizione delle dinamiche contrattuali; iv) il supporto alle amministrazioni con maggiori carenze di profili tecnici e giuridici adeguati; v) la limitazione del ricorso alle varianti in corso d’opera; vi) la corretta allocazione dei rischi, contenendo l’insorgenza di contenziosi; vii) una migliore valutazione in termini di trattamento statistico dell’operazione, anche ai fini della classificazione off balance dell’operazione; viii) un’equilibrata sintesi degli interessi pubblici e privati; ix) una maggiore ’bancabilità’' dell’operazione e x) una maggiore attenzione alla fase di gestione”.
ACCESSO PIÙ FACILE DELLE PMI AGLI APPALTI PUBBLICI. Per quanto riguarda le piccole e medie imprese (PMI), esse – si legge a pagina 86 - “beneficeranno anche della modifica della disciplina degli appalti pubblici, a cui potranno accedere più facilmente. Questo limiterà anche il fenomeno del subappalto. In particolare, verranno ridotte le possibilità di deroghe da parte delle stazioni appaltanti e verrà affermato il principio della territorialità (’appalti a chilometro zero’). I contratti sotto la soglia comunitaria verranno assegnati con una riserva di quote per le PMI, contemplando una riserva anticipata di quote appaltabili”.
MODIFICHE AL CODICE APPALTI PER EFFICIENTARE I PAGAMENTI PA. Le modifiche al Codice degli Appalti “saranno anche orientate a rendere più efficienti i pagamenti della Pubblica Amministrazione e a facilitare l’estensione della compensazione tra crediti e debiti della PA”.
In allegato la Nota di aggiornamento del Def 2018